Il problema è reale, ma Hera potrebbe affrontarlo in un altro modo. Lo afferma la Cisl di Modena a proposito del “fondo fughe d’acqua” istituito dalla multiutility che gestisce il servizio idrico nella maggior parte dei Comuni modenesi. «Le perdite d’acqua dopo il contatore sono da sempre un grosso problema ed è giusto porvi rimedio – dichiara la Cisl – Tuttavia, prima di addebitare costi in bolletta, Hera dovrebbe informare i cittadini-utenti e metterli in condizione di decidere consapevolmente come regolarsi». Il sindacato di Palazzo Europa ricorda che da alcuni anni il Regolamento per il servizio idrico integrato della provincia di Modena stabilisce, a proposito delle perdite occulte, che il gestore stipuli per conto dell’utente un’assicurazione o costituisca un fondo di solidarietà. «Spetta al gestore decidere quale delle due opzioni scegliere. Ci risulta che altri gestori locali abbiano deciso da tempo per la copertura assicurativa. In ogni caso – continua la Cisl – l’utente è libero di aderire o no, ma per decidere consapevolmente deve prima essere adeguatamente informato. Nel caso di Hera questa informazione preventiva a quanto pare manca; inoltre non aiuta il silenzio opposto dall’azienda alle domande sollevate da qualcuno sull’utilizzo dei soldi che saranno rastrellati attraverso le bollette». In conclusione la Cisl ricorda anche che Hera, come tutti gli altri gestori del servizio idrico, è obbligata ad almeno due letture annuali dei contatori; una frequenza che, misurando i consumi con regolarità, consentirebbe di scoprire per tempo eventuali fughe d’acqua e di ridurre l’impatto economico delle relative bollette.
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