“Personalmente mi sto già interessando presso gli uffici competenti a livello locale e nazionale, compreso il Ministero, perché siano garantiti, in tutta la provincia, i livelli di servizio precedenti e si diano le risposte attese dai bambini e dalle famiglie”: la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, vicepresidente della Commissione Istruzione della Camera, assicura il proprio impegno affinché, anche quest’anno, come già l’anno scorso, gli organici di fatto delle scuole modenesi consentano di rispondere alle richieste dei bambini e delle famiglie.
«Leggo delle proteste dei genitori di Spilamberto, analoghe necessità sono state espresse anche a Castelfranco e San Cesario: posizioni condivisibili, perché la richiesta di più tempo scuola nella primaria e nell’infanzia risponde a precise esigenze pedagogiche per gli alunni e alle necessità dei tempi di lavoro dei genitori. Non creiamo tuttavia allarmismi, poiché ci sono i presupposti affinché anche quest’anno com’è accaduto già l’anno scorso, con l’impegno comune di tutti i soggetti coinvolti si riuscirà a coprire tutte le esigenze. L’organico a cui fanno riferimento le legittime preoccupazioni dei genitori di Spilamberto e degli altri comuni modenesi è l’organico di diritto che, come noto, é sottostimato rispetto alle reali esigenze che intercorrono nel periodo compreso tra l’iscrizione e la composizione delle classi. A queste esigenze reali farà fronte il cosiddetto organico di fatto. Certo, se avessimo l’organico funzionale alle esigenze dell’offerta formativa non avremmo da affrontare ogni anno questi problemi: da quando il ministro Moratti cancellò la sperimentazione introdotta dal precedente ministro Berlinguer, non si é stati più in grado di istituire questo modello, attento alle esigenze educative così come ai livelli occupazionali. L’organico funzionale è obiettivo dei parlamentari democratici impegnati nelle politiche scolastiche, ma tornando al merito delle questioni modenesi, personalmente mi sto già interessando presso gli uffici competenti a livello locale e nazionale, incluso il Ministero, perché siano garantiti, in tutta la provincia, i livelli di servizio precedenti e si diano le risposte attese dai bambini e dalle famiglie».