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Cgil Modena, a due anni dal sisma nella Bassa Modenese: le sfide vinte e quelle ancora aperte

Ricorre oggi il secondo anniversario del terremoto che due anni fa, il 20 e 29 maggio 2012, determinò gravi danni su tutto il territorio della Bassa Modenese e 19 morti (26 nel cratere) prevalentemente nei luoghi di lavoro.
La Cgil di Modena ricorda oggi questo anniversario e richiama l’attenzione su un territorio che ha vinto molte sfide per la ricostruzione, ma che ha ancora ferite aperte.
Sono state riattivate da subito tutte le scuole, si sono evitate de-localizzazioni delle multinazionali, si è ripristinato gran parte del sistema pubblico dei servizi socio-sanitari con importanti innovazioni che andranno integrate nelle rete del sistema di welfare.
Rimangono però ancora questioni da affrontare con urgenza: l’accelerazione della ricostruzione del patrimonio edilizio privato (imprese e abitazioni), l’impoverimento del tessuto produttivo specie delle piccole e medie imprese e la conseguente perdita di posti di lavoro (- 900 posti persi per effetto del sisma a cui si sommano quelli persi a causa della crisi), le difficoltà di accesso al credito, lo sblocco delle cambiali-Errani per dare benzina alla ricostruzione, la necessità di accelerare l’uscita dai MAP attraverso soluzioni abitative che rispondano alle situazioni di fragilità economica e sociale ancora presenti, la ricostruzione dei luoghi della socialità, circoli, sale polivalenti, centri anziani.
La sfida che il territorio della Bassa ha di fronte è costruire meglio di prima, innovando il modello di sviluppo, valorizzando il ruolo del pubblico, in un quadro di rispetto della legalità.
Su queste questioni la Cgil continuerà a stimolare gli attori politici e sociali per risolvere le questioni ancora aperte.

















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