Il desiderio di indossare capi alla moda e di essere per questo trendy ad ogni costo ha visto finire nei guai due studenti adolescenti che si sono improvvisati ladri saccheggiando un negozio di abbigliamento della Val d’Enza. Benché si siano ingegnato a portare a compimento il classico dei furti quale il taccheggio sono stati traditi dalla loro minor esperienza in quanto seppur abbiano avuto l’accortezza di indossare i capi rubati sotto quelli propri la loro azione predatoria non è passata inosservata ai commessi del negozio che insospettiti hanno chiamato i Carabinieri che li hanno scoperti ladri. Con l’accusa di furto aggravato in concorso i Carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia due adolescenti reggiani affidati dopo le formalità di rito ai rispettivi genitori esercenti la patria potestà. I due baby ladri sono entrati nel negozio e, causa la loro minor esperienza, da subito hanno insospettito gli addetti del negozio d’abbigliamento che li hanno notati guardarsi nervosamente attorno più che guardare la merce esposta. Sapevano già l’oggetto dei loro desideri ovvero dei pantaloni che hanno quindi prelevato dagli scafali simulando di provarli nel camerino.
Qua dentro li hanno indossati sotto i loro e poi sono usciti facendo finta di nulla. Una commessa notava però che dal camerino erano usciti a mani vuote contrariamente a come erano entrati per cui all’uscita i due ragazzi venivano fermati dalla commessa che telefonicamente allertava il 112 che inviava sul posto la pattuglia della Stazione di Montecchio Emilia. Giunti sul posto i militari identificavano i due minori in due 15enni reggiani che conducevano in caserma scoprendoli ladri: sotto i pantaloni indossati avevano infatti quelli rubati nel negozio. I due minori venivano affidati ai genitori, quindi segnalati alla Procura dei minori per il reato di furto in concorso.