Domenica 30 marzo, all’interno della Chiesa Madonna del Lavoro di Casalgrande, oltre trecento persone hanno assistito alla decima rassegna corale solidale di canto popolare «Città di Casalgrande», e successivamente centocinquanta hanno partecipato alla cena che ne è seguita.
Il coro «la Baita» di Scandiano ha fatto gli onori di casa. La formazione guidata dal maestro Fedele Fantuzzi è nata nel 1967, è una formazione corale amatoriale a quattro voci virili. L’ambito di ricerca è il mondo contadino, fonte inesauribile di documenti sonori e storici di straordinaria bellezza. Diversi sono stati gli eventi e le rassegne cui ha partecipato il coro, significativi quelli del 2006: il coro ha infatti cantato nella Basilica di S. Pietro a Roma e nell’aula di Montecitorio, in rappresentanza dei cori dell’Emilia-Romagna.
Per la quarta volta consecutiva, hanno partecipato alla rassegna le voci del coro «Milleluci» di Casalgrande, diretto dalla maestra Lucia Borghi, commuovendo i presenti con i brani: «Funiculi, funiculà” «Quel mazzolin di fiori» e «Torero Camomillo». Si tratta di una sperimentazione per alcune classi delle scuole elementari casalgrandesi che cantando riscoprono la ricchezza e i valori del canto popolare.
Ospiti della rassegna il coro «I Castellani della Valle» di Crevalcore, diretti dal maestro Gian Maria Grimandi, che hanno proposto “Il Magnanello” “Fa la nana” “Un’altra galleria” “Polesine” “ La ligèra” “Ieri mi maritai” “La canapa”; il coro ripercorre il mondo del lavoro a quattro, cinque o sei voci miste, privilegiando suoni aperti e duri.
«Ringrazio a nome dell’amministrazione l’associazione Lascia un Segno, l’oratorio don Milani e i cori che hanno partecipato a questa rassegna – ha dichiarato l’assessore Marco Cassinadri – per le emozioni che ci hanno trasmesso. Lodevole inoltre il fatto di aver raccolto e donato 800,00 euro alle popolazioni di Bomporto, colpite dalla recente alluvione”.
