domenica, 15 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaProseguono alla Fondazione S.Carlo di Modena le lezioni del ciclo dedicato al...





Proseguono alla Fondazione S.Carlo di Modena le lezioni del ciclo dedicato al tema Guerra e Pace. Domani incontro con Giovanni De Luna

Mercoledì 25 febbraio proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 ) le lezioni del ciclo dedicato al tema Guerra e Pace, ideato dal Centro Culturale. L’incontro di mercoledì è con Giovanni De Luna, professore di Storia contemporanea all’università di Torino.

Editorialista del quotidiano La Stampa, nel corso delle sue ricerche si è occupato della definizione della metodologia storica, dei problemi inerenti l’uso pubblico della storia e dell’importanza della memoria collettiva nei processi di costruzione dell’identità nazionale. Ha dedicato inoltre attenzione all’esercizio della violenza nelle guerre del Novecento, all’antifascismo azionista e alle lotte operaie e studentesche in Italia degli anni Sessanta e Settanta. Oltre ad aver curato l’opera L’Italia del Novecento. Le fotografie e la storia (Torino 2005-2006), ha pubblicato: La passione e la ragione. Il mestiere dello storico contemporaneo (Milano 2004); Storia del Partito d’Azione (Torino 2006); Il corpo del nemico ucciso. Violenza e morte nella guerra contemporanea (Torino 2006); Le ragioni di un decennio: 1969-1979 (Milano 2009); La Repubblica del dolore. Le memorie di un’Italia divisa (Milano 2011); Una politica senza religione (Torino 2013) è il suo ultimo libro che somma analisi storica a riflessioni di pungente attualità, ricostruendo la memoria di un’Italia che, anche in momenti di crisi come questo, non può non interrogarsi e provare a fondare la propria identità su una serie di valori civili condivisi, che creino uno spazio pubblico e di cittadinanza per tutti, senza eccezioni.

In questo incontro Giovanni De Luna spiega come ha compiuto il tentativo di conoscere storicamente la guerra, partendo dalla sua conclusione, da morti che rappresentano l’unico prodotto finale. “È come guardare l’erba dalla parte delle radici; cambia la prospettiva metodologica, ma cambiano anche le priorità contenutistiche e concettuali” – afferma De Luna – “Per quanto edificanti o efferate siano, le pratiche messe in atto nei confronti di quei corpi sono abbastanza limitate: il corpo «amico» viene rispettato sempre, onorato spesso; può essere usato per gridare vendetta o implorare la pace, per incitare all’odio contro l’altro o per rinsaldare le proprie file. Il corpo «nemico» è talvolta rispettato, quasi sempre profanato; nel primo caso viene sepolto in una tomba individuale, in un cimitero, nel secondo può essere esibito in pubblico, o cancellato in una fossa comune, può essere smembrato, violato, distrutto. Tutte queste pratiche appartengono sempre a entrambi gli schieramenti che si fronteggiano; eppure esse assumono significati radicalmente diversi a seconda dei contesti in cui vengono messe in atto. Il gesto di tagliare una testa resta sempre lo stesso; ma la sua valenza simbolica e interpretativa cambia ogni volta, così come il significato della guerra in cui si inserisce”.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30; su richiesta sarà possibile ricevere un attestato di presenza. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente.

 

















Ultime notizie