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Il CIV dell’INPS approva il bilancio di previsione 2014

Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS nella riunione di oggi 19 febbraio ha approvato, con il voto contrario della UIL, il bilancio di previsione dell’Istituto per l’anno 2014. I principali risultati del bilancio sono stati determinati sulla base della nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2013 e della legislazione vigente alla data del 30 settembre 2013.

Si premette che, per la tempistica di approvazione, il Bilancio approvato non tiene conto né della legge di stabilità 2014 né delle previste coperture dei disavanzi economici annuali della CTPS (gestione dei trattamenti pensionistici ai dipendenti dello Stato nell’ambito del soppresso INPDAP), che determineranno un avanzo patrimoniale di circa 21 miliardi.

Tale avanzo sarà rilevato in occasione della prima nota di variazione al bilancio di previsione 2014 che il CIV invita a predisporre in tempi brevi.

I risultati del Bilancio di Previsione 2014 approvato, al netto quindi del miglioramento sopra illustrato, si riassumono in:

12.021 milioni di disavanzo finanziario di competenza (+852 milioni alle previsioni 2013);

211.073 milioni di entrate contributive, (+922 milioni rispetto al 2013);

304.724 milioni di prestazioni istituzionali, (+1.009 milioni rispetto al 2013). In particolare la spesa per prestazioni pensionistiche è risultata pari a 269.464 milioni (+3.472 milioni rispetto al 2013);

11.997 milioni di disavanzo economico di esercizio (-2.410 milioni rispetto al al 2013);

4.529 milioni di disavanzo patrimoniale al 31 dicembre 2014.

Il Presidente del CIV Pietro Iocca evidenzia che le disposizioni della legge di stabilità 2014 consentono di recuperare il decremento subito dal patrimonio dell’INPS per effetto dell’incorporazione dell’ex INPDAP avvenuta nel 2012. Detto decremento era dovuto in parte al pregresso disavanzo patrimoniale dell’ente soppresso e in parte al disavanzo economico d’esercizio di due gestioni, sempre del predetto ente: la cassa pensioni dei dipendenti degli enti locali (CPDEL) e la cassa pensioni dipendenti dello Stato (CTPS).

Per le predette gestioni ex-INPDAP (CTPS e CPDEL), sussisteva e sussiste infatti uno squilibrio strutturale tra contributi e prestazioni, di cui quello della CTPS è oggi interamente coperto dallo Stato risolvendo la problematica più volte sollevata dal CIV.

Infatti la Cassa Pensioni dei Trattamenti Pensionistici dello Stato (CTPS), istituita presso l’ex INPDAP con decorrenza 1 gennaio 1996, doveva provvedere al pagamento delle pensioni pubbliche utilizzando sia i contributi correnti sia una contribuzione aggiuntiva rispetto a quella ordinaria a carico delle Amministrazioni statali e un trasferimento a titolo definitivo a carico dello Stato. Questi due ultimi interventi – la cui finalità era quella di supplire al mancato trasferimento dei contributi maturati al 31 dicembre al netto dei trattamenti pensionistici erogati alla stessa data – hanno garantito fino al 2007 un sostanziale equilibrio della Cassa Pensioni dei Trattamenti Pensionistici dello Stato (CTPS).

Dal 1 gennaio 2008, a seguito dell’abrogazione del trasferimento a titolo definitivo disposta dalla legge n. 244/2007, si è determinato per la CTPS uno squilibrio finanziario ed economico patrimoniale che è stato coperto con le anticipazioni di bilancio e con le disponibilità delle altre gestioni ex INPDAP finanziariamente attive.

Il predetto trasferimento definitivo è stato successivamente ripristinato con la legge n. 183/2011.

Tuttavia i trasferimenti previsti dalla predetta legge 183/2011 hanno ridotto ma non eliminato il disavanzo economico patrimoniali della Cassa Pensioni dei Trattamenti Pensionistici dello Stato (CTPS) che si era accumulato a partire dal 2008. Questo disavanzo, come detto è stato ripianato successivamente dalla legge di stabilità 2014.

Per quanto attiene alla CPDEL, il disavanzo dipende invece dallo squilibrio tra i pensionati pubblici e gli iscritti di questa gestione determinatosi anche per effetto di pensioni di anzianità che in base alla vecchia normativa potevano essere concesse con requisiti molto bassi (19 anni, sei mesi e un giorno per le donne coniugate o con prole a carico e 24 anni, sei mesi e un giorno per gli uomini). Questo squilibrio risulta aggravato dal blocco del turn-over.

Tale gestione pubblica riceve esclusivamente anticipazioni da parte dello Stato. Al riguardo proprio in considerazione dello squilibrio economico patrimoniale della gestione derivante da passate scelte legislative di favore, il CIV ritiene necessaria l’adozione di misure di risanamento analoghe a quelle previste per la Cassa Pensioni dei Trattamenti Pensionistici dello Stato (CTPS).

Nell’approvare il bilancio di previsione dell’INPS 2014 il CIV ribadisce la necessità di monitore attentamente gli equilibri di bilancio di tutti i fondi e le gestioni previdenziali amministrate dall’INPS che presentano un trend negativo, per le quali è necessario trovare soluzioni legislative da parte dei Ministeri vigilanti.

Dal bilancio di previsione si rileva altresì, che in applicazione delle numerose disposizioni legislative emanate negli ultimi anni, l’Istituto ha realizzato risparmi della spesa di funzionamento per oltre 500 mln. Tuttavia, nel 2014 i predetti risparmi non costituiscono per l’INPS una economia che migliora l’avanzo economico – patrimoniale del bilancio, bensì un onere posto annualmente a carico delle gestioni previdenziali in quanto gli stessi devono essere trasferiti al bilancio dello Stato.

Il Presidente del CIV in conclusione, nel comunicare l’approvazione del Bilancio Preventivo 2014 sulla base delle considerazioni contenute nella relazione del Collegio dei Sindaci, sottolinea la positiva soluzione trovata con la legge di stabilità 2014 alla problematica della Cassa dei dipendenti statali e auspica l’adozione di misure analoghe di risanamento per la Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali (CPDEL), come richiesto anche dal Magistrato della Corte dei Conti nell’ultima relazione al Parlamento. Invita infine gli Organi di Gestione a predisporre in tempi brevi per l’approvazione del CIV la nota di variazione che recepisca i notevoli risultati positivi di bilancio derivanti dalla legge di stabilità 2014.

 

 

















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