La Squadra di Polizia Giudiziaria della Divisione di Polizia Amministrativa, nelle ultime settimane ha effettuato una serie di accertamenti amministrativi e giudiziari in alcuni centri estetici gestiti da cittadini cinesi, ben 11 nel capoluogo e 3 in comuni della provincia.
La norma a cui fanno riferimento tali attività commerciali prevede che, per ogni centro estetico, venga designato un “direttore tecnico”, il quale deve essere in possesso di un attestato rilasciato dopo un percorso formativo, in un istituto di formazione, accreditato in qualsiasi Regione d’Italia, lo stesso è tenuto a garantire in via esclusiva la sua presenza all’interno del centro estetico durante lo svolgimento dell’attività.
Per ben 9 dei centri estetici sono stati avviati i procedimenti amministrativi di cessazione dell’attività, con provvedimento del Sindaco del comune di competenza, in virtù del fatto che venivano gestiti senza la prescritta presenza del direttore tecnico e per la contestazione di altre irregolarità, tali riscontri hanno comportato l’elevazione di sanzioni pecuniarie per alcune migliaia di euro.
A compendio delle indagini venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria anche due cittadini italiani, direttori tecnici, i quali, rei di false dichiarazioni con atto scritto, ricoprivano, in contrasto con le norme vigenti, l’incarico contemporaneamente in 3 centri ubicati in diversi comuni, disattendendo il codificato principio di esclusività.
Una cittadina cinese, inoltre, veniva deferita all’A. G. per aver fatto uso, presentandolo in sede di segnalazione certificata di inizio attività al Comune, di un attestato di riconoscimento della qualifica professionale di estetista, rilasciato a suo nome dalla Regione Calabria, risultato successivamente essere falso.
Ad un’altra cittadina cinese, titolare di un centro estetico, veniva notificato il provvedimento di espulsione con l’immediato accompagnamento al CIE.
Tutt’ora sono in corso ulteriori controlli in altri centri estetici, ubicati nella provincia di Reggio Emilia.
