Lei credeva andasse il suo ex marito, lui pensava il contrario: rintracciati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia dopo oltre 4 ore, si sono giustificati sostenendo di non essersi intesi con i messaggi. Un incomprensione che ha visto una bambina di 9 anni non trovare i genitori all’uscita di scuola ed essere per questo affidata alla bidella che l’ha ospitata a casa mentre i Carabinieri di un paese in provincia di Reggio Emilia avviavano tutti i dovuti accertamenti per rintracciare i genitori. Dopo oltre 4 ore ai due genitori veniva consegnata in caserma la piccola. Alla luce dei fatti accertati per i due genitori 40enni scattava la denuncia che i Carabinieri hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di abbandono di minore.
E’ stata la direzione della scuola l’altro pomeriggio a dare l’allarme ai Carabinieri per la presenza di una scolara che non poteva uscire da scuola per la mancanza dei genitori. Dopo aver atteso invano per diverso tempo l’arrivo di qualcuno la piccola veniva affidata alla bidella che la ospitava a casa mentre i Carabinieri si attivavano per rintracciare i genitori. La mamma non veniva trovata motivo per cui si cercava di verificare dove potesse vivere il padre. Rintracciato il comune appartenente ad altra provincia, i militari avviavano gli accertamenti anagrafici che in tarda serata portavano a localizzare l’abitazione dell’uomo che veniva raggiunto dai carabinieri. In questo frangente veniva rintracciata anche la mamma della piccola che si stava recando a casa del’ex nella convinzione che lui fosse andato a scuola a prendere la figlia. I due venivano quindi condotti in caserma dove veniva loro riaffidata la piccola. Per i due alla luce della condotta accerta scattava quindi la denuncia in stato di libertà in ordine al reato di abbandono di minore.