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Il Sindaco di Sassuolo interviene sulla questione “Area sgambamento cani”

sgambamento_cani_3“Visti i recenti articoli di stampa riportanti dichiarazioni da parte dei residenti di Villa Segrè, ritengo opportuno rassicurare e fare chiarezza circa la questione dell’area di sgambamento cani”. Il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli interviene sulla querelle relativa alla presenza di un’area riservata ai cani nella zona del parco.

“Già il mese scorso – chiarisce il Sindaco – ho ricevuto i rappresentanti del Comitato ed i residenti, scusandomi personalmente per una decisione presa senza contradditorio con loro e frutto, probabilmente, di qualche mio errore di valutazione; capita a tutti, credo, di sbagliare ma l’importante è capirlo e cercare di rimediare.

Un’area di sgambamento cani già è esistente all’interno del parco Vistarino e ritengo fondamentale che questo servizio rimanga in quella zona. E’ altrettanto vero – prosegue – che ci sarebbe bisogno di un’area un po’ più grande che fosse sita sempre all’interno di quel parco sul quale, tuttavia, gravano vincoli storico-paesaggistici.

Per tale motivo – e non per prendere tempo – è stato richiesto il parere alla Soprintendenza che, se dovesse essere positivo, ci consentirebbe di ampliare l’area di sgambamento all’interno del parco Vistarino.

D’altro canto i lavori nel giardino di Villa Segrè sono stati immediatamente sospesi alla luce delle proteste dei residenti.

In conclusione, quindi, vorrei smorzare qualche polemica di troppo rassicurando gli abitanti della zona di Villa Segrè circa il fatto che l’Amministrazione Comunale ha ben compreso che quell’area non è la più idonea ad essere attrezzata come sgambamento cani e che abbiamo intenzione di perseguire la strada di un ampliamento della struttura già esistente nel parco Vistarino.

Allo stesso modo – conclude il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – vorrei ribadire il fatto che il dialogo ed il civile confronto con i cittadini sta, da sempre, alla base della nostra azione politica e che, di conseguenza, auspico che la discussione possa ritornare ad essere svolta nelle sedi a ciò deputate”.

 

















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