Da qualche mese registrava piccoli ammanchi di danaro che con l’andare avanti del tempo hanno raggiunto la cifra di 500 euro. Un bel rompicapo per la derubata, un’imprenditrice 35enne di Quattro Castella, che ha quindi deciso di rivolgersi ai Carabinieri. L’unico cosa che accumunava gli episodi di alleggerimento del portafoglio era costituito dal fatto che gli ammanchi si registravano negli uffici dell’azienda della derubata. Partendo da questa circostanza i Carabinieri della Stazione di Quattro Castella hanno avviato le indagini cogliendo sul fatto, grazie alla banconote civetta preventivamente fotocopiate e trovate nel portafoglio dell’indagata, un’impiegata dell’azienda. E’ inteso non è per ora accusata dei precedenti furti ma dell’ultimo, in ordine cronologico, risalente all’altro pomeriggio. Questa in sintesi la premessa della vicenda che ha visto una 48enne impiegata reggiana essere denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia dai Carabinieri della Stazione di Quattro Castella con l’accusa di furto aggravato. L’altro pomeriggio infatti la derubata si accorgeva dell’ammanco di 35 euro (precedentemente fotocopiati su consiglio dei Carabinieri) che aveva lasciato sula scrivania e per questo richiedeva l’intervento dei Carabinieri. Nelle pertinenze dell’ufficio la stessa derubata aveva notato l’impiegata intenta a bersi un caffè. I sospetti dei Carabinieri si concentravano quindi verso quest’ultima che in effetti nel portafoglio risultava aver riposto le banconote appena rubate risultate essere le stesse grazie ai riscontri con le fotocopie precedentemente fatte. Non potendo negare l’evidenza dei fatti anche la stessa dipendente infedele ammetteva le responsabilità venendo per questo denunciata alla Procura reggiana con l’accusa di furto.