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Il Comune di Spilamberto e Hera inaugurano sabato la Sorgente Urbana

Sorgente-UrbanaL’acquedotto è una fonte d’acqua buona, sicura e controllata. È questo il significato del progetto “Sorgente Urbana”, che si concretizzerà sabato mattina con l’inaugurazione della casa dell’acqua di Spilamberto, collocata nel Parco degli Alpini in via Sala. L’evento inaugurale si aprirà alle 10.30 con l’intervento del Sindaco Francesco Lamandini. A seguire, per Hera, Vanni Bulgarelli, Presidente del Comitato per il Territorio di Modena e Andrea Montanari, Direttore di Adriatica Acque.

La mattinata sarà poi allietata da un piccolo rinfresco organizzato da Hera e ai partecipanti sarà donata una bottiglia di vetro, utile per prelevare l’acqua alla Sorgente Urbana.

Direttamente dall’acquedotto, acqua fresca e anche gassata

L’acqua che uscirà dalla Sorgente Urbana proviene direttamente dalla rete acquedottistica locale ed è quindi la stessa che esce dal rubinetto di casa. L’unica differenza sarà rappresentata dalla temperatura (l’acqua è resa se necessario più fresca grazie al sistema di refrigerazione applicato in loco) e dalle eventuali bollicine per farla diventare frizzante. L’acqua fresca sarà completamente gratuita, quella gassata costerà solo 5 centesimi al litro. La qualità dell’acqua sarà sempre verificabile attraverso un monitor posizionato sulla Sorgente per mostrare i parametri chimico-fisici aggiornati dell’acqua erogata sul territorio.

Un’iniziativa di sensibilizzazione: obiettivi, risparmio e rispetto dell’ambiente

L’obiettivo principale del progetto “Sorgente Urbana” è promuovere la qualità dell’acqua erogata dall’acquedotto, su cui Hera esegue ogni anno quasi 400 mila analisi, tenendo monitorati i punti di prelievo e le reti attraverso un preciso piano di controlli. Bere acqua del rubinetto in sostituzione della minerale è quindi una scelta sicura, ma è importante sottolineare anche i benefici economici e ambientali che comporta. Considerando un consumo medio di 1.000 litri all’anno per una famiglia di tre persone e un prezzo di 25 centesimi per litro di alcune acque minerali in commercio, la spesa per l’acqua minerale è di circa 250 euro all’anno. La spesa per la stessa quantità di acqua proveniente dall’acquedotto è invece di 1,62 euro all’anno. Bere acqua minerale determina, inoltre, consumi energetici ed emissioni di anidride carbonica soprattutto per la produzione, il trasporto e lo smaltimento delle bottiglie di plastica. Si è calcolato che per ogni mille litri di acqua del rubinetto bevuta in sostituzione della minerale, si risparmiano 0,083 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) di energia e si evita l’emissione in atmosfera di 290 chilogrammi di anidride carbonica. Numeri che paiono piccoli, ma che diventano grandi se rapportati agli 11,2 miliardi di litri di minerale consumati in Italia nel 2009. Bere acqua del rubinetto consente, inoltre, di ridurre i rifiuti: i consumi italiani di acqua minerale producono ogni anno circa 6.800.000 cassonetti di plastica da smaltire o avviare a recupero.

 

















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