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Legacoop Modena su sciopero facchini e presidio

legacoop-modenaL’appello allo sciopero degli addetti delle cooperative di logistica lanciato dalle OOSS di settore di Modena e Reggio Emilia per oggi– in linea con la protesta proclamata dalle segreterie nazionali di FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI – e la contestuale chiamata ad un presidio davanti alla sede di LEGACOOP Modena rappresentano un’ulteriore, sorprendente, occasione persa da parte delle OOSS per riconoscere l’impegno di chi sta veramente dalla parte dei lavoratori, e per difendere sul serio l’interesse del Socio Lavoratore delle cooperative di movimentazione e trasporto: un interesse che oggi non è certo quello di formalizzare un accordo con 108 euro lordi in più!

Stupisce la miopia e la rigidità con cui viene affrontata la questione, quando la realtà delle cose parla di:

– illegalità diffusa e dilagante, che mette a rischio il lavoro buono che le cooperative aderenti alle Associazioni Cooperative che si riconoscono nell’ACI Servizi e Utilities garantiscono

– abuso di istituti come la trasferta (il cui utilizzo improprio crea veri e propri casi di lavoro nero)

– utilizzo anomalo dei contratti di solidarietà, misura fondamentale negli stati di crisi che non deve però tradursi in atti discriminatori, bensì dare avvio a processi di riorganizzazione e ristrutturazione per continuare a garantire l’intensità del lavoro

– penalizzazione per chi rispetta le regole, come le cooperative aderenti alle Associazioni cooperative che si riconoscono nell’ACI Servizi e Utilities, che contano 100.000 soci lavoratori, quindi la maggioranza della forza lavoro nel comparto della logistica, e che perdono gli appalti perché rispettano la legge applicando integralmente gli istituti contrattuali e versando i contributi pieni, senza escamotage, e quindi non possono giocarsela solo sul prezzo

– impossibilità del mercato attuale di recepire un aumento dei costi, come preteso dei Sindacati, che non farebbe che aumentare i casi di concorrenza sleale tramite il ricorso ad applicazioni a dir poco fantasiose del CCNL.

Ciò che sembra sfuggire ai Sindacati è che il vero interesse del socio lavoratore delle nostre cooperative e’ quello di avere un contratto certo, con applicazione univoca su tutto il territorio nazionale, che permetta alle imprese di spostare la competizione dal minor prezzo al miglior servizio; un servizio basato sull’innovazione tecnologica, sull’innovazione dei processi e sulla lotta agli sprechi. Solo in questo modo si può uscire dalla concorrenza al massimo ribasso che porta ad una continua e incontrollata diminuzione dei veri interessi dei soci lavoratori. E se è vero, come è vero, che i soci lavoratori sono al tempo stesso lavoratori e proprietari della loro azienda, non si capisce contro chi dovrebbero scioperare per avere un aumento che il mercato attuale non può riconoscere!

Noi siamo per il consolidamento del lavoro, e di un “buon lavoro”, qual è quello dei Soci Lavoratori delle cooperative aderenti alle Associazioni cooperative che si riconoscono nell’ACI Servizi e Utilities: la pretesa che avanzano i Sindacati è un tentativo di strumentalizzazione che rispediamo al mittente.

Cosi come le vergognose accuse di sfruttamento di lavoratrici e lavoratori, che non posso essere generalizzate accomunando tutti sotto il nome “cooperative”.

Ciò detto, ribadiamo invece il nostro appello a ripensare in termini nuovi le relazioni industriali, alla luce di un contesto di mercato profondamente cambiato e, nel caso specifico, la nostra disponibilità ad un lavoro in sinergia, oltre che con i Sindacati, con gli organi ispettivi e gli organismi di controllo per debellare le innumerevoli degenerazioni che minano la stessa sopravvivenza di chi invece di legalità vive, favorendo chi sfrutta i lavoratori mettendone a repentaglio sicurezza e futuro.

(Legacoop Modena)

 

















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