Il Consigliere regionale Andrea Leoni ha ricevuto la risposta alla sua interrogazione rivolta all’Assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti, per avere conferma sulle notizie riguardanti i tagli nel servizio, con particolare riferimento alla gestione delle emergenze, offerto dal reparto di Pediatria dell’ospedale di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena:
“Purtroppo, la realtà che emerge dalla risposta certifica i tagli ed il sostanziale declassamento del servizio. Pediatria a Pavullo, a differenza di Carpi e Sassuolo, garantirà solo un’assistenza di primo livello, ovvero non avrà più la guardia pediatrica attiva 24 su 24 ed i servizi di emergenza, di attività ambulatoriale specialistica ed il supporto al punto nascita avverranno soltanto attraverso la reperibilità notturna.
La pediatria di Pavullo, punto di eccellenza e soprattutto riferimento per tutta la montagna modenese, che proprio per la sua collocazione avrebbe dovuto essere classificata come strategica, è stata, nonostante le promesse fatte ai cittadini anche in incontri pubblici, declassata a livello minimo, di base, al primo dei tre livelli con cui viene classificata l’assistenza pediatrica. La risposta che mi è stata data dall’Assessore Lusenti conferma i timori sul taglio del servizio e certifica le responsabilità degli amministratori di sinistra che avevano raccontato ai cittadini, di impegnarsi per garantire la centralità dell’ospedale ed in particolare del reparto di pediatria, evitandone il suo declassamento. Delle due l’una. O questi signori hanno subito passivamente e avvallato le scelte di Regione e Ausl, o non sono stati capaci di fare valere le ragioni e le esigenze del territorio e della popolazione da loro amministrata.
Ancora una volta dietro il paravento della riorganizzazione sanitaria, si è nascosta, con l’avvallo delle amministrazioni locali di centro sinistra, una vera e propria opera di smantellamento e declassamento del servizio sanitario, con conseguenze ancora più gravi per un centro importante, e anche geograficamente strategico, come quello della ‘capitale’ del Frignano”.