Un altro rinvio per SGP, con il consiglio comunale che da’ mandato alla Giunta di studiare le uniche due opzioni rimaste e in grado di dare un futuro alla controllata del Comune, schiacciata come noto da un maxi-debito multimilionario.
Pubblico delle grandi occasioni, in sala consiliare, per un dibattito che sposta in avanti la soluzione del problema, scongiurando – ma quella era ipotesi già tramontata in sede di commissione, prima che si riunisse il consiglio – l’ipotesi della liquidazione tout court e affidando ai tecnici del comune ulteriori analisi sulle possibilità di salvezza della società. Se ne riparlerà, di SGP in consiglio, entro fine novembre, quando dall’aula passerà anche il bilancio comunale.
Nel frattempo, saranno state approntate le relazioni sulle quali ragionare, con due ipotesi. La prima e più drastica, ovvero la liquidazione, la seconda e più praticabile, ovvero la prosecuzione delle attività della società secondo direttrici ben precise tra le quali, ovvio, la tutela dei creditori e la salvaguardia dei dipendenti.
«Un mandato esplorativo», si è detto nel corso degli interventi arrivati, oltre che dal sindaco Luca Caselli, dai consiglieri pd Bonettini, Lombardi, Morini, Caselli, Megale, da Benedetti, Venturelli e Liberi (Pdl), Cerverizzo (Siamo sassuolo) e Bargi (lega) oltre che di Gandini del gruppo misto e di Basile dell’IDV. Il mandato del consiglio alla giunta, emendato da Morini, Cerverizzo e Basile, è arrivato a ridosso della mezzanotte: a favore Pdl, Lega, Lista civica per Sassuolo, Basile e Cerverizzo, astenuto il Pd, escono dall’aula Pigoni del Pd, Gandini e Guandalini del Gruppo misto, che non partecipano alla votazione.
