L’obiettivo è di migliorare l’offerta di servizi sanitari per i cittadini, favorendo la riorganizzazione della medicina territoriale e coinvolgendo in questo processo anche le strutture di medicina accreditata. È questo il nucleo centrale dell’ordine del giorno, presentato da Pd, Pdl, Udc, Lega Nord, Progetto Reggio e Fli, approvato dal Consiglio provinciale con il solo voto contrario di Rifondazione Comunista e l’astensione dell’Idv.
Il documento, discusso nella seduta di ieri presieduta da Gianluca Chierici, è stato illustrato da Angela Zini, consigliera del gruppo Pd e presidente della Commissione provinciale sicurezza sociale.
La commissione consiliare ha, infatti, portato a termine un percorso conoscitivo delle varie strutture e realtà reggiane accreditate o convenzionate con l’Azienda Sanitaria Locale, strutturato in 4 incontri, avvalendosi anche della presenza del dottor Salvatore De Franco, presidente provinciale dell’ordine dei medici e odontoiatri.
“Il 15 Marzo il dottor Roberto Citarella, direttore del Centro Terapia Riabilitativa CTR, – si legge nel documento – ha presentato ruolo e funzioni del Centro, soffermandosi in particolare sulla forte domanda relativa alla diagnostica avanzata di risonanza magnetica e terapie riabilitative. Il 13 Aprile il dottor Fabrizio Franzini, presidente della casa di cura privata polispecialistica Villa Verde s.r.l., ha illustrato le varie branche in cui opera la struttura nei due principali ambiti, sia per i ricoveri ospedalieri sia per le prestazioni poliambulatoriali e specialistiche. Il 13 maggio il dottor Valter Brunello, direttore amministrativo di Salus Hospital Reggio Emilia, ha elencato le varie funzioni della casa di cura, nell’ambito cardiochirurgico vascolare e della diagnostica tac e risonanza magnetica”. Infine il 6 giugno i medici di medicina generale Euro Grassi e Marco Marziani, rispettivamente segretari provinciali dei sindacati FIMMG e SNAMI, hanno evidenziato gli innumerevoli ambiti in cui i medici di famiglia operano a diretto contatto con tutti i cittadini reggiani, offrendo proposte e spunti di miglioramento e sviluppo del servizio.
Da parte di tutti, prosegue l’ordine del giorno, è stata richiesta una riorganizzazione delle strutture accreditate e convenzionate, con l’obiettivo di creare sinergie più utili al mantenimento e allo sviluppo delle prestazioni sanitarie. Alla luce di queste considerazioni il Consiglio provinciale invita “la Presidente della Provincia, nella sua veste di Presidente della Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria, a favorire la riorganizzazione della medicina territoriale come indispensabile premessa per il miglioramento della medicina specialistica; a creare un tavolo di concertazione che superi la mera contrattazione del budget economico messo a disposizione dall’AUSL-RE nel rapporto con la medicina accreditata, tenuto conto degli sforzi degli investimenti privati nell’ambito specialistico; a finalizzare la programmazione condivisa al miglioramento dell’offerta di servizi ai cittadini, per ridurre la mobilità passiva verso altre strutture poste fuori regione, tenuto conto della dichiarata potenzialità delle strutture accreditate della nostra provincia; infine a valutare la possibilità di convocare un Consiglio provinciale aperto sulla sostenibilità della Sanità reggiana a cui invitare gli attori pubblici e accreditati o convenzionati, nonché tutti i rappresentanti dei professionisti della sanità locale”.