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Modena, amianto: il Consiglio comunale chiede più impegno a Giunta e privati

Il censimento dell’amianto su edifici pubblici e privati a uso pubblico dovrà essere costantemente aggiornato e pubblicizzato; il Comune proseguirà nella messa in sicurezza delle strutture di propria competenza, ma dovrà anche informare maggiormente sugli obblighi dei privati e si impegnerà a diffondere le Linee guida regionali sulla gestione delle coperture in cementoamianto da parte dei privati. È quanto il Consiglio comunale chiede alla Giunta con l’ordine del giorno approvato giovedì 10 ottobre. La mozione è stata illustrata ed emendata dal capogruppo di Sel Federico Ricci e dal consigliere Pd Luigi Alberto Pini nel corso della seduta. Hanno votato a favore tutti i gruppi presenti in Aula ad eccezione di Gian Carlo Pellacani dell’Udc. Non è invece passato un primo emendamento alla stessa mozione che Ricci aveva presentato a giugno.

Durante il dibattito Luigi Alberto Pini ha sottolineato come “il tumore causato dall’amianto sia la malattia dei lavoratori” e che “l’amianto è stato lavorato e diffuso in tutta l’edilizia in Italia e nel mondo, per questo la gente deve conoscere i danni creati da questo nemico invisibile che agisce anche dopo molti anni”.

Anche Sandra Poppi (Modenasaluteambiente.it) si è detta “favorevole alla diffusione e alla pubblicizzazione del problema”, ritenendo che “sulla questione occorra sensibilizzare anche i privati”, ma ha ricordato che “anche le condotte dell’acquedotto sono in cemento e amianto e occorre sollecitare e spingere a sostituirle chi ne ha la gestione”.

Per il Pdl, Sandro Bellei si è espresso a favore della sollevazione della questione, “ma al tempo stesso sorpreso, perché è da molti anni che si conosce il rapporto di causalità tra amianto e malattia, e ancora si parla della necessità di affrontare il problema”. Il consigliere ha quindi esortato a rimuovere l’amianto da tutti gli edifici a partire dalle scuole .

Pur condividendo “l’attenzione sul problema”, l’assessore all’Ambiente Simona Arletti ha precisato che “le nostre scuole non hanno amianto; ne esistono tracce nei pavimenti, in cui l’amianto non è però assolutamente friabile quindi non pericoloso, e abbiamo comunque deciso di rimuoverle – ha ribadito – per arrivare alla situazione di amianto zero nelle scuole”.

Per Gian Carlo Pellacani (Udc) “siamo lontani da una situazione accettabile anche senza arrivare a parlare di amianto zero. Ma l’emendamento finale Ricci-Pini, cambiandone il dispositivo, ha svuotato di contenuto ordine del giorno, mentre era invece importante il primo emendamento, quello volto a ottenere un piano territoriale e pluriennale che indicasse risorse, tempi certi e contributi anche per supportare gli interventi dei privati. Quindi – ha concluso il consigliere – voterò contro la mozione perché così emendata è inutile”.

 

















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