Ripartono martedì 1 ottobre le misure previste dall’Accordo di Programma per la Qualità dell’Aria 2012-2015 firmato da Regione, Province e Comuni con oltre 50.000 abitanti. Sono previste, in sintesi, limitazioni alla circolazione dei mezzi più inquinanti dal lunedì al venerdì, i “giovedì senz’auto” e le domeniche ecologiche con iniziative di educazione ambientale per i cittadini dal 1 ottobre al 30 novembre e dal 7 gennaio al 31 marzo; inoltre, in caso di condizioni particolarmente critiche rilevate dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio dell’aria, potranno essere attivate misure emergenziali.
Nel mese di ottobre partirà anche la nuova campagna di comunicazione della Regione “Liberiamo l’aria”; tutte le informazioni sulle misure adottate sono disponibili anche sul sito www.liberiamolaria.it e alla pagina Facebook https://www.facebook.com/liberiamolaria.er.
L’Accordo di Programma: sintesi
L’Accordo, che ha durata triennale, prevede anche “buone pratiche” di gestione delle città: dalle Ztl (Zone a traffico limitato) al mobility management, dai percorsi casa-scuola e casa-lavoro al risparmio energetico negli esercizi commerciali, dall’introduzione di punteggi premianti nei capitolati d’appalto al lavaggio delle strade. Un approccio trasversale e integrato, che prende in considerazione i vari ambiti di emissione di sostanze inquinanti (produzione di energia, riscaldamento civile, agricoltura, industria) e stabilisce misure di intervento non solo per la mobilità.
Alle misure di limitazione della circolazione si affiancano interventi strutturali adottati dalla giunta per intervenire sul risanamento della qualità dell’aria, a partire dai 19 milioni di euro assegnati lo scorso anno alle aziende di trasporto pubblico per il rinnovo del parco autobus. In questo modo 62 mezzi di vecchia generazione verranno sostituiti con altrettanti mezzi ecologici (61 autobus a metano e 1 filobus). La Regione ha approvato inoltre lo stanziamento di oltre 6 milioni di euro per la realizzazione di piste ciclopedonali e infrastrutture verdi nei Comuni che sono impegnati ad attuare le misure previste dall’Accordo.
Ammontano a 13 milioni di euro le risorse stanziate nel 2012 dalla Regione per sostituire in 214 piccole e medie imprese le vecchie coperture in amianto con pannelli fotovoltaici. Un intervento per coniugare la tutela della salute nei luoghi di lavoro con lo sviluppo delle energie rinnovabili e la difesa dell’ambiente.
Il sostegno ai Comuni aderenti all’Accordo per la realizzazione delle domeniche ecologiche è garantito con un apposito bando e il finanziamento fino a 10mila euro per ciascun Comune. L’Accordo prevede inoltre meccanismi “premianti” per gli enti che intervengono con ancora maggiore decisione attraverso misure aggiuntive.
L’impegno della Regione contro l’inquinamento
L’insieme dei provvedimenti varati nel corso degli ultimi dieci anni dalla Regione ha contribuito a una progressiva riduzione dei principali inquinanti. Nel periodo autunno-inverno 2012-2013, prima annualità di applicazione del nuovo Accordo di programma per la qualità dell’aria 2012-2015, l’andamento del PM10 ha evidenziato un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’annualità precedente in tutte le Province dell’Emilia-Romagna. Permangono tuttavia criticità (come emerge dai dati relativi al 2012, contenuti nel Report annuale sulla qualità dell’aria in Emilia-Romagna), oltre che per il particolato atmosferico PM10, per gli ossidi di azoto NOx e l’ozono: un inquinamento, questo, comune a tutto il Bacino Padano, area critica per la qualità dell’aria a causa delle caratteristiche geografiche e meteo-climatiche che ostacolano la dispersione degli inquinanti. Per rafforzare la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, la Regione Emilia-Romagna sta elaborando il primo Piano regionale per la qualità dell’aria: caratterizzato da un approccio trasversale e integrato, il Piano avrà come orizzonte temporale il 2020 e metterà in campo le misure necessarie per rientrare nei valori limite fissati dall’Unione Europea.