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Ferrovia Sassuolo-Modena: l’Assessore Severi dopo un sopralluogo alla stazione e sulla linea

stazione-treni-sassuolo“L’obiettivo che intendiamo continuare a perseguire e sul quale chiediamo conferme e condivisione dal gestore, non è il superamento della linea ferroviaria e la sua sostituzione integrale con linea su gomma, che ha già dimostrato di non rappresentare una alternativa efficace, ma un miglioramento della linea stessa e degli standard di servizio all’utenza. E’ in prospettiva del rilancio della tratta con mezzi veloci che doppiamo pensare al futuro della linea.

Lo afferma l’Assessore comunale alla mobilità, Claudia Severi, commentando gli interventi stampa di rappresentanti di liste civiche che chiedono la sostituzione della linea ferroviaria con una linea di trasporto pubblico su gomma e dopo un suo sopralluogo alla stazione e lungo la linea.

“Tentare insistentemente di dipingere come inutile il collegamento ferroviario che unisce attraverso una corsia preferenziale e con tempi di percorrenza ampiamenti inferiori a quelli del bus, tre ospedali della provincia, il comune di Formigine e le due stazioni principali del capoluogo, è errato perché ogni giorno sono tanti i lavoratori e gli studenti che lo utilizzano. E’ tanto più sbagliato invocarne la sopressione se per farlo si pone in relazione in relazione all’utilizzo dei bus su gomma che hanno ampiamente dimostrato di non costituire una alternativa né in termini di tempi di percorrenza, né di costi, né di impatto ambientale.

Che il gestore sembra avere fatto di tutto per disincentivarne l’uso, attraverso la mancata soluzione a sistematici ed evidenti disservizi e degrado, al punto da metterne davvero in discussione la sua sostenibilità economica ed utilità pubblica, è di evidenza palmare, come è però di altrettanta evidenza la necessità di chi governa il trasporto pubblico di ragionare concretamente sul rilancio del binario attraverso una sorta di metropolitana leggera, che colleghi in tempi certi e rapidi Sassuolo-Modena. Questo, a mio avviso, deve essere il futuro.

Il problema è e rimane nel fatto che i disservizi che hanno fino ad ora caratterizzato la linea ferroviaria, non solo in termini di ritardi e soppressione di corse ma anche di servizi di informazione e di stato di manutenzione e confort delle carrozze, hanno contribuito e contribuiscono ad allontanare, anziché avvicinare l’utenza, da un servizio che rimane strategico anche in un ottica di mobilità sostenibile.

Nei giorni scorsi ho verificato di persona visitando la stazione e salendo sul treno una situazione da un lato inaccettabile e dall’altro con ampi margini di miglioramento, anche senza ingenti spese: file di ore allo sportello soltanto per ritirare il modulo da compilare per l’abbondamento, interni degradati da pareti imbrattate in ogni angolo, macchinette obliteratrici non funzionanti ed impossibilità di obliterare, quindi di pagare la corsa e di essere registrati come utilizzatori del servizio, per tutti i possessori di abbonamenti multi corse e a scalare rinnovati con il sistema Mi muovo.

Una situazione che rende nella migliore delle considerazioni, ben poco appetibile una linea che invece avrebbe grandi potenzialità. Nell’interesse degli utenti che come amministratore pubblico rappresento, ho nuovamente segnalato questi ed altri disservizi all’utenza, che continuano a caratterizzare sia i servizi a terra che sui treni, nella convinzione che già il superamento di questi problemi potrebbe comportare il riavvicinamento alla linea per molti utenti hanno smesso di utilizzarla od il suo utilizzo da parte di nuova utenza.

Nemmeno durante l’estate, in cui abbiamo chiesto ed ottenuto l’estensione dell’apertura della biglietteria, non abbiamo mai smesso di porre all’attenzione delle Regione e del gestore le problematiche della linea e soprattutto la possibilità di superarle, nella consapevolezza che solo il miglioramento degli standard di servizio, anche in un ottica di metropolitana di superficie, potrà rendere la linea competitiva e sostenibile anche in termini di costi rispetto ai tagli dei trasferimenti statali destinati alle regioni per il trasporto pubblico”.

 

















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