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‘Economia Verde’ di Legambiente: i premiati della terza edizione

aziende-premiateConsegnati questa mattina nella sala Ouverture del SANA, presso Bologna Fiere, i riconoscimenti ai vincitori della terza edizione del Premio Economia Verde dell’Emilia-Romagna rivolto alle aziende promotrici di politiche imprenditoriali a favore dell’ambiente. Tre le categorie dei premi: agricoltura, industria e servizi. Ad aggiudicarsi i premi nelle diverse sezioni sono state le seguenti imprese.

PREMIO AGRICOLTURA: Azienda Agricola Ortigiani, di Bedonia (Pr)

Per la valorizzazione del territorio montano attraverso il ripristino di coltivazioni tipiche e dimenticate e la promozione culturale e turistica.

L’azienda agricola Ortigiani è attiva nel campo della micro-agricoltura: in collaborazione con il Distretto di Economia Solidale del territorio parmense, si occupa di produzione di ortaggi e frutti antichi, e allevamento di specie in via di estinzione.

 

PREMIO INDUSTRIA: Climatica Ceramiche, di Sassuolo (Mo)

Per la riscoperta di antiche tradizioni artigianali reinventate in chiave green, e la creazioni innovativa di una bioceramica isolante composta per metà da argille locali e per metà da scarti della produzione agricola.

Il processo produttivo di “Climatica” consente di impattare per il 50% in meno nelle cave di argilla, poiché il restante 50% della materia prima utilizzata deriva dagli scarti agricoli, quali gusci di mandorle e nocciole, quindi non destinati all’alimentazione umana e animale. Inoltre la biomassa contenuta nel supporto ceramico durante la cottura crea un’autocombustione che permette di ridurre la potenza del forno di circa il 30%, risparmiando così ulteriore energia.

 

PREMIO SERVIZI: Petroltecnica, di Coriano (Rn)

Per i servizi di manutenzione e bonifica dei siti contaminati attraverso l’impiego di sistemi innovativi e tecnologie “NO MAN ENTRY”, in un’ottica di rispondenza assoluta ai principi della sicurezza per l’uomo e della sostenibilità per l’ambiente.

Tramite la tecnologia “no man entry” brevettata da Petroltecnica si ottengono vantaggi ambientali quali la produzione di minori rifiuti in fase di lavaggio e il recupero della sabbia derivante dalla operazione di sabbiatura. Il maggior beneficio legato all’uso di tale sistema riguarda la riduzione degli infortuni e rischi sanitari nel settore delle bonifiche dei serbatoi e siti confinati.

Accanto alla selezione dei premiati, la giuria ha individuato tre aziende particolarmente meritevoli e da valorizzare tramite altrettante menzioni speciali: una menzione attribuita ad aziende situate sul territorio montano, una per quelle iniziative giudicate di particolare rilievo dal punto di vista dell’etica d’impresa, ed infine una menzione per il progetto più significativo tra quelli ancora in fase di sviluppo.

 

VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO MONTANO: Azienda Agricola Le Comunaglie, di Ligonchio (RE)

Per il recupero del territorio montano abbandonato all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Prati, pascoli e antiche abbeverate valorizzati attraverso l’allevamento bovino (metodo biologico certificato) e la coltivazione di frutti dimenticati.

 

ETICA D’IMPRESA: Leonardo, di Bologna

Per l’approccio metodologico ecosostenibile nell’ambito del restauro di Beni Culturali (RESTAURO VERDE), attraverso cui l’azienda crea soluzioni tecnico-operative e procedure più efficaci in un’ottica di risparmio energetico e di minor impatto ambientale, funzionali però al conseguimento del miglior risultato di restauro dell’opera su cui si interviene.

 

PROGETTO INNOVATIVO IN FASE DI SVILUPPO: Isol-Eco, di Calerno (RE)

Per la produzione di isolanti termo-acustici dalla lavorazione di pneumatici esausti: importante riduzione dei rifiuti da discarica o incenerimento e valorizzazione dei materiali riusabili.

 

La terza edizione del Premio Economia Verde è stata organizzata da Legambiente Emilia-Romagna con il contributo di Unipol, e con i patrocini Regione Emilia-Romagna, Aster, Unioncamere Emilia-Romagna ed Ervet, e ha preso il via lo scorso 20 marzo.

I vincitori, scelti da una giuria tecnica composta da esperti del settore, sono stati selezionati da una rosa di partecipanti composta da 34 aziende dell’intero territorio regionale, dagli Appennini alla costa, e provenienti dai più vari settori produttivi: dal commercio all’agricoltura di qualità e biologica, dall’industria all’artigianato a conduzione familiare, dal turismo sostenibile ai servizi ambientali.

Le 34 aziende aderenti sono state quindi sottoposte ad una giuria di 5 membri e valutate sulla base di tre criteri: ambientale, sociale ed economico. Dalla combinazione dei risultati sono stati individuati i progetti esemplari, le soluzioni più innovative e le buone pratiche facilmente replicabili.

Molto varia è stata anche la composizione dei partecipanti: consorzi di aziende agricole, produzioni innovative a partire dai materiali di scarto, industrie del settore della ceramica o della plastica, aziende che investono nelle energie rinnovabili, nel recupero di rifiuti, nella riduzione dei consumi, nella mobilità dolce, nell’alimentazione bio e di qualità. I candidati hanno proposto iniziative di grande interesse ambientale: riciclo completo dei rifiuti, produzione di prodotti ecosostenibili, uso delle energie rinnovabili, uso di materiale a ridotto impatto ambientale, soluzioni di riduzione dei consumi, politiche a favore del basso consumo energetico, agricoltura biologica, mobilità sostenibile, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli locali.

La gran parte delle aziende aderenti sono microimprese (17); seguono 7 imprese di piccole dimensioni, 7 medie e 3 di grandi dimensioni.

7 sono le aziende attive in territorio di montagna, che valorizzano le zone appenniniche spesso abbandonate attraverso attività di agricoltura, allevamento, produzioni artigianali di qualità o servizi legati al turismo sostenibile.

Nessuna impresa è stata esclusa perché non corrispondente a criteri del bando.

«Le imprese ed i progetti candidati al Premio – afferma Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia-Romagna – confermano come le proposte e le pratiche dei movimenti ecologisti, possano trovare applicazione concreta e vincente nell’economia reale. È una testimonianza positiva che dimostra come il cambiamento di vecchi paradigmi sia possibile, ed in molti casi sia già in atto. Il Premio e l’iniziativa di oggi sono utili per individuare alleanze tra il mondo ambientalista e le parti più avanzate del mondo economico, necessarie per raggiungere l’obiettivo di una società improntata sulla sostenibilità ambientale».

«Anche quest’anno – dichiara Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol – il Premio Economia Verde testimonia la ricchezza di esperienze innovative che la nostra regione sa esprimere, frutto di una cultura diffusa e radicata e dell’impegno che negli anni gli amministratori hanno assunto nel promuovere un modello di sviluppo sostenibile. Di queste si deve inoltre notare che si tratta per lo più di piccole aziende, se non micro, a testimonianza di come la sostenibilità sia nei fatti percorribile da tutti».

La consegna del Premio Economia Verde si è tenuta al termine di un confronto tra aziende e operatori emiliano-romagnoli sul tema del “lavoro verde” e della green economy come risposta concreta alla crisi economica. Hanno partecipato al dibattito Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività Produttive, Piano energetico e Sviluppo sostenibile, Economia Verde, Marco Gisotti, giornalista e autore del libro Guida ai Green Jobs, Davide Dazzi, economista dell’Istituto Ricerche Economiche e Sociali – IRES CGIL Emilia-Romagna, Lorenzo Frattini presidente di Legambiente Emilia-Romagna.

 

L’elenco dei candidati e la descrizione dei progetti delle 34 aziende aderenti è pubblicato alla pagina: http://www.legambiente.emiliaromagna.it/premioeconomiaverde/2013/09/06/le-aziende-partecipanti-alla-terza-edizione-del-premio/.

 

















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