“Ma il governatore Vasco Errani lo sa cosa significa dismettere le discariche? Non siamo riusciti a ridurre la produzione di rifiuti in tre anni e mezzo, e lui pensa di farli scomparire nel restanti 20 mesi di legislatura? O forse intende includere anche la prossima legislatura? Saranno contenti gli impianti di incenerimento, di cui a questo punto potremmo giustificare l’esistenza. D’altra parte, come nuovo assessore all’ambiente, sarà certo al corrente dei progetti di ampliamento delle discariche esistenti che affollano la regione. E’ facile parlare di tutela dell’ambiente senza poter visionare il Piano dei rifiuti. Anche li è scritto “eliminazione di tutte le discariche”?
Rispetto al programma di giunta iniziale, mi chiedo quale sia l’ambiente che Errani e la restante squadra vogliono tutelare. Che ruolo diamo all’assessorato all’ambiente? La nostra e’ una delle regioni più inquinate d’Europa. La cementificazione spopola: proprio oggi l’assessore Peri ha risposto a una mia interrogazione (sull’incendio al palazzo dell’Unipol, ndr) dicendomi che non ha idea del fatto che un grattacielo di Bologna rispetti o meno le leggi regionali sulla sicurezza, perché il controllo lo hanno delegato al Comune.
Nel frattempo, le cave stanno devastando il territorio: nei prossimi 10 anni scaveremo il 50% di ciò che abbiamo estratto nella decade precedente. Ma a chi serve ancora tutto questo cemento?
Spuntano pozzi petroliferi anche nei parchi, e a proposito di tutela del territorio e prodotti tipici: il nostro territorio pullula di impianti a biomasse, perché quella è l’agricoltura ritenuta veramente redditizia.
E a proposito di inceneritori: l’ex assessore all’ambiente cerca di bloccare il libero arbitrio dell’inceneritore di Modena – che tenta di riciclare non rifiuti ma se stesso modificando la destinazione d’uso – viene destituito e il giorno dopo (oggi, ndr) la Regione dà ragione e annesso via libera alla Provincia.
Allora chiedo e mi chiedo, chi è che comanda questa Regione? Secondo me, Presidente, non è nemmeno lei.
Sono i cavatori a cui da 20 anni non vengono aumentate le tariffe di estrazione.
Sono le cooperative di costruttori, che in accordo con le amministrazioni acquistano terreni agricoli in attesa che vengano modificate destinazioni d’uso e piani regolatori a loro uso e consumo.
Sono i petrolieri che finanziano i comuni per essere favoriti nelle Valutazioni d’Impatto ambientale.
E sono le multi-utilities, dove dirigenti e politici si scambiano ruoli e favori. Finiti gli interessi di tutti questi, iniziano quelli dell’assessorato.
Allora si, che l’ambiente si può dire che resti fra gli obiettivi di quest’amministrazione: tenerlo tra gli obiettivi d’altronde non costa niente.
Alla fine, credo che faccia bene a tenersi la delega Presidente, perché vista la tutela dell’ambiente di questa regione, una mezz’oretta a settimana basta”.
(Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna)