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Domenica a Montecchio la Giornata per la prevenzione dell’Ictus

Domenica 19 maggio dalle ore 08.30 alle ore 12.30 presso l’atrio dell’Ospedale di Montecchio è in programma la Giornata per la prevenzione dell’Ictus, promossa e organizzata da A.L.I.Ce., Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale, in collaborazione con l’Unità Internistica Multidisciplinare dell’Ospedale di Montecchio, diretta dalla dr.ssa Valeria Manicardi.

A tutti i cittadini interessati verranno offerti controlli gratuiti dei più importanti fattori di rischio per l’ictus cerebrale: la pressione arteriosa, la glicemia e il colesterolo. Verranno inoltre fornite informazioni utili sui corretti stili di vita e verrà spiegato come individuare segni e sintomi premonitori. In caso di presenza di un rischio cardio-vascolare elevato, verranno proposte visite specialistiche di approfondimento per rilevare eventuali anomalie nel ritmo cardiaco.

La World Stroke Organization (WSO) ha dichiarato l’ictus una vera emergenza sanitaria il cui tasso di mortalità supera quello di AIDS, tubercolosi e malaria insieme. Secondo le statistiche mondiali, ogni anno quindici milioni di persone sono a rischio di ictus, malattia che, ad oggi, risulta essere la seconda causa di morte per gli ultrasessantenni e la quinta per soggetti in età compresa tra 15 e 59 anni.

In Italia l’ictus è annualmente responsabile di circa il 10%-12% dei decessi, arrivando a rappresentare la prima causa di invalidità e la seconda causa di demenza per la popolazione.

La portata del fenomeno, spiegano gli specialisti, è certamente legata all’invecchiamento, alla familiarità, allo stress e ai fattori ambientali, soprattutto se questi fattori vengono aggravati da cattive abitudini come il fumo, una dieta non equilibrata e una vita troppo sedentaria.

L’ictus si manifesta all’improvviso, senza sintomi dolorosi, ma andando a coinvolgere funzioni importanti come il linguaggio, la sensibilità, la coordinazione e le abilità motorie.

L’importanza e l’efficacia delle campagne informative su questo tema sono testimoniate dal dato incoraggiante relativo alla diminuzione, nella nostra provincia, del numero di pazienti dimessi dopo diagnosi di ictus: 2.506 nel 2010 diventati 2.374 nel 2011 (-5,6%). Analogo il trend regionale: su una popolazione di circa 4.400.00 abitanti, i dimessi in Emilia-Romagna erano 25.393 nel 2010 e sono stati 22.993 nel 2011 (-10,4%).

L’associazione Alice è presente da 15 anni sul territorio nazionale occupandosi dei pazienti affetti da ictus e dei loro familiari nelle diverse fasi, dalla prevenzione, alla fase acuta, alla riabilitazione e al reinserimento nella società.

Per informazioni: Alice onlus www.alice-re.it tel. 0522/272238

 

















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