“E’ stata una magra vittoria che non preannuncia niente di buono per la città”: con queste parole la capogruppo Pd in Consiglio comunale a Sassuolo Susanna Bonettini commenta l’esito della seduta del Consiglio di martedì scorso quando il bilancio consuntivo 2012 è passato a strettissima maggioranza, 16 voti su 30. “Una metà della città – ricorda Bonettini – non approva quello che il sindaco Caselli ha fatto in questi quattro anni di governo”. Il commento della capogruppo Pd Susanna Bonettini:
«Il rendiconto 2012, bocciato dal Consiglio il 30 aprile scorso, è passato al secondo turno con il voto determinante del sindaco, 16 voti su trenta in totale. Questo significa che ben quindici consiglieri comunali – tra contrari, astenuti e non partecipanti al voto – non lo hanno votato. E tra chi lo ha sostenuto abbiamo visto di tutto a partire dalle dimissioni strategiche di un consigliere del Pdl che non poteva essere presente per motivi di lavoro. Ci aspettiamo, a breve, altre dimissioni di consiglieri, prima dissidenti, che dopo aver motivato molto duramente durante il Consiglio del 30 aprile la non condivisione di questo consuntivo, hanno cambiato opinione nel giro di quindici giorni. Ebbene possiamo dire, a ragion veduta, che siamo di fronte a una vittoria di Pirro, una magra vittoria che non preannuncia niente di buono per la città. Il sindaco e la sua risicata maggioranza oggi rappresentano solo il 50% della città. Il restante 50% non ha approvato ciò che ha fatto in questi quattro anni di governo: aumento delle tasse, nessun investimento, bloccati i progetti già avviati e appaltati (sede polizia municipale, centro pasti), fermi quelli programmati (Nuova Casa Serena, parcheggio interrato in piazza grande, riqualificazione della Piazza Martiri). A questo si aggiungano i progetti conclusi con molto ritardo e oltre 800.000 euro di penale che pagheranno i cittadini per questi ritardi. E ancora taglio di molti servizi: centri estivi, attività rivolte alle famiglie, alle scuole. Scarsa e quasi nulla manutenzione delle strade e del verde pubblico, quartieri abbandonati, in primis Braida che non ha visto alcuna azione di riqualificazione urbanistica. E i palazzi vuoti e degradati sono ancora lì a rappresentare il biglietto da visita inqualificabile di un ingresso della nostra città. Penalizzate associazioni di volontariato, comitati di gestione del verde e associazioni culturali. Il sindaco parla di vendette, di dissidenti, di irresponsabilità di alcuni consiglieri di maggioranza, addirittura ne chiede le dimissioni e non vuole ammettere che l’unico responsabile del fallimento di questa gestione è soltanto lui perché non ha rispettato le linee di indirizzo contenute nel bilancio di previsione 2012. Non ha ascoltato il Pd (e questo possiamo pure ammettere che nella competizione politica ci possa stare) e non ha ascoltato i suoi stessi consiglieri che da oltre un anno chiedono la soppressione della figura del direttore generale (quasi 100.000 euro di stipendio), il non aumento dell’IMU, il contenimento delle spese, il risanamento di SGP, un nuovo assessore al bilancio, l’incremento della sussidiarietà per avere servizi più efficienti ed efficaci, un Piano casa che dia risposta soprattutto alle giovani coppie. Il sindaco annuncia un nuovo inizio, un percorso nuovo, il tempo delle scelte. Dice che lui vive nella realtà. Ma si è accorto che governa la città da quattro anni e rispetto al suo programma di mandato non ha realizzato niente?»