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Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato: un sostegno per aiutare la famiglia di Quinto Orsi, assassinato lo scorso 21 febbraio a Bologna

Un sostegno per aiutare la famiglia di Quinto Orsi, l’uomo brutalmente assassinato lo scorso 21 febbraio a Bologna mentre tentava di fermare un ladro che stava cercando di rubare un’auto di un cliente dell’officina di cui Orsi era titolare. La decisione è stata presa dalla Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato, la Fondazione voluta dalla Regione Emilia-Romagna e a cui partecipano Province e Comuni, tra cui, appunto, quello di Bologna.

La decisione della Fondazione di essere vicina alla famiglia Orsi in questi difficili mesi, vuole essere, scrive il Presidente della Fondazione Sergio Zavoli, «un’espressione di solidarietà e vicinanza per la perdita subita».

Sulla stessa linea il commento di Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore alle Politiche per la Sicurezza della Regione Emilia-Romagna, per la quale «anche quest’ultima decisione della Fondazione conferma la sua attenzione a dare aiuto alle persone. Grazie alla collaborazione con gli enti locali e i territori, possiamo aiutare in modo immediato e concreto chi è impegnato a riprendere possesso della proprio vita dopo essere stato vittima di un grave torto».

Soddisfatto per la decisione presa il Sindaco di Bologna, Virginio Merola: «abbiamo deciso di proporre un sostegno, anche economico, alla famiglia di Quinto Orsi per dimostrare che le istituzioni non l’hanno lasciata sola. Continueremo a garantire il nostro apporto seguendo con attenzione gli sviluppi che il caso avrà sul piano processuale. Si tratta di una modalità concreta che dimostra non solo l’attenzione al verificarsi di eventi criminosi, che come in questo caso colpiscono profondamente il nostro tessuto di convivenza civile, ma confermano l’impegno costante dell’Amministrazione comunale a garantire condizioni di sicurezza e vivibilità del nostro contesto urbano».

L’attività della fondazione.

Nel 2012 ci sono stati 33 interventi (in crescita rispetto ai 29 del 2011) a sostegno di 72 persone (ogni persona può essere oggetto di più interventi) vittime di violenze, per un totale di 299.000 euro. Delle 72 persone aiutate: 27 erano minorenni (13 uomini e 14 donne) e 45 adulti (31 uomini e 14 donne). La casistica dei casi più rilevanti vede: 14 omicidi e 4 tentati omicidi, 6 minorenni rimasti orfani di madre, 9 casi di maltrattamenti in famiglia, 3 casi di aggressione, 2 casi di violenze sessuali, 1 caso di stalching. Su base territoriale, invece, gli interventi sono così ripartiti: 11 casi in provincia di Bologna (4 Comune di Bologna, 2 Malalbergo, 1 Castel San Pietro, Casalecchio Monzuno, Crevalcore e Moghidoro), 5 in provincia di Reggio Emilia (1 Reggio Emilia, 1 Guastalla, 1 Caselnovo Sotto, Campegine e Brescello), 3 casi in provincia di Piacenza (1 Comuni di Borgonovo, Fiorenzuaola, Castelvetrano), 3 casi in provincia di Modena (1 Comune di Modena, 1 Bomporto e 1 Carpi), 3 casi in provincia di Ferrara (2 Ferrara, 1 Cento), 3 casi in provincia di Ravenna (1 Ravenna, 1 Cervia, 1 Bagnacavallo), 3 casi in provincia di Rimini (3 Rimini 2 provincia di Forlì-Cesena: 1 Cesena, 1 Gatteo). Nessuna richiesta dalla Provincia di Parma.

















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