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“Parcheggiatori” abusivi di carrelli per la spesa litigano per un euro a Budrio. Uno è arrestato per rapina, l’altro espulso

carabinieri-coop3I Carabinieri della Stazione di Budrio hanno arrestato un nigeriano ventottenne, residente ad Argenta (FE), responsabile di rapina aggravata e lesioni ai danni di un suo connazionale.

L’episodio è accaduto sabato pomeriggio, durante un servizio di controllo del territorio che i militari stavano eseguendo in via Mezzetti a Budrio, dove è ubicata la Coop Adriatica. Transitando per il parcheggio antistante al supermercato, l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata da due soggetti di colore che stavano litigando violentemente per una borsa che uno dei due indossava a tracolla. I Carabinieri si sono avvicinati per porre fine alla lite e fare chiarezza su cosa fosse successo. Il ventottenne arrestato, che urlava a squarciagola: “Dammi la moneta, Dammi la moneta!… Se non mi dai i soldi chiamo i Carabinieri e gli dico che sei senza permesso”, riferiva spontaneamente agli operanti di aver aggredito il suo connazionale, un trentenne residente a Ferrara, perché pretendeva il possesso di una monetina da un euro che la vittima aveva prelevato dal carrello per la spesa di una cliente della Coop.

I guai sono arrivati anche per il ferrarese, perché quando i Carabinieri l’hanno identificato, hanno verificato che era effettivamente destinatario di un Decreto di Espulsione dal Territorio Italiano. Un provvedimento emesso quattro anni fa dalla Prefettura di Ferrara. Altre testimonianze sui fatti accaduti hanno riferito che la situazione poteva avere un finale peggiore perché l’arrestato, prima dell’arrivo dei Carabinieri, non aveva esitato a colpire brutalmente l’altro con due pugni, tanto da procurargli un trauma cranico e una contusione alla spalla sinistra, ferite diagnosticate dai sanitari del Pronto Soccorso di Budrio. Al termine degli atti, l’arrestato, come disposto dal magistrato di turno, è stato tradotto direttamente alla Dozza, mentre il malcapitato, dimesso dall’Ospedale con una prognosi di cinque giorni, è stato accompagnato presso la Questura di Bologna per gli adempimenti di competenza.

 
















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