L’onestà in questi tempi di crisi vale doppio soprattutto quando ad avere la meglio sulla tentazione è il senso di rettitudine di un disoccupato che da poco ha terminato di percepire l’indennità di mobilità. E che tentazione: un portafogli con circa 500 euro che aspettano solo di essere messi in tasca.
Non ha certamente ragionato così il 45enne reggiano, ex Carabiniere Ausiliario, quando l’altro giorno in Via Guido da Torricella a Reggio Emilia ha trovato un portafogli con 450 euro e i documenti di una pensionata 70enne siciliana. Il protagonista di questa storia, dal sapore natalizio, ha raccolto il borsello per poi da buon carabiniere, quale è stato alla fine degli anni 80, effettuare autonome indagini per cercare di rintracciare e restituire alla donna il portafogli. “Accertamenti” svolti senza particolari strumenti, se non internet, che purtroppo non gli hanno permesso di risalire alla donna residente in un paese in provincia di Trapani. Si è quindi presentato dopo alcuni giorni ai “colleghi” della Stazione di Reggio Emilia Santa Croce ai quali ha consegnato il portafogli con i documenti della 70enne e ben 450 euro in contanti, che poi si scoprirà essere la pensione d’ anzianità della donna. I Carabinieri di Via Adua hanno quindi svolto i dovuti accertamenti rintracciando la proprietaria a Reggio Emilia, dove si trovava ospite della figlia. Chiamata in caserma la donna è rimasta favorevolmente sorpresa quando ha scoperto che oltre ai suoi documenti c’erano anche i 450 euro, ossia la somma per tirare avanti fino alla fine del mese.
Una storia edificante quella successa a Reggio Emilia che assume maggior valore laddove il rispetto dei valori quale l’onestà e l’altruismo giungono da chi senza più un lavoro ha necessità di soldi. Quando i soldi scarseggiano e hai davanti una possibile soluzione, seppure temporanea, ai tuoi problemi economici, non è facile dire: «no grazie: quei soldi non li voglio». Questo pensiero non ha mai attraversato la mente del 45enne reggiano che si è da subito prodigato affinché il portafogli con i soldi tornasse nelle mani della proprietaria e perché ciò succedesse l’ha consegnato ai Carabinieri di Reggio Emilia santa Croce che l’hanno restituito alla donna. E se la rettitudine e l’onestà pagano davvero sarà il tempo a dirlo. Chissà infatti se in quell’onestà e in quella ferma e decisa volontà di non “cadere in tentazione”, qualche datore di lavoro non possa vedere quelle caratteristiche di affidabilità, garanzia e serietà tanto auspicate nei propri dipendenti ed offrire così un’opportunità di lavoro al disoccupato di questa reale storia.