Dopo oltre un mese di prestazioni sessuali a pagamento, ha minacciato il cliente di spifferare i suoi “vizi” alla moglie chiedendo esosi importi di danaro per tenere la bocca chiusa. In questo modo un 40enne di Quattro Castella, si è ritrovato vittima di un’estorsione ad opera di una meretrice senza scrupoli. Le continue richieste di danaro in parte “onorate” hanno sfinito il cliente che alla fine ha trovato il coraggio di rivolgersi ai Carabinieri del suo paese confessando i suoi vizi ma, soprattutto denunciando la prostituta. A conclusione delle indagini i Carabinieri della locale Stazione, coordinati dalla D.ssa Valentina Salvi sostituto presso la Procura reggiana, hanno denunciato una prostituta 38enne abitante a Reggio Emilia, nei cui confronti i Carabinieri hanno acquisito incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di estorsione. Nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione di Reggio Emilia adibita ad alcova del sesso, i Carabinieri hanno sequestrato 2.000 euro provento dell’estorsione. Secondo la ricostruzione investigativa operata dai Carabinieri, la donna dal 25 febbraio al 16 marzo avrebbe consumato una serie di rapporti sessuali a pagamento con il predetto cliente. L’assidua frequentazione ha probabilmente visto il cliente lasciarsi andare a “confidenze” con la prostituta che dopo aver preso cognizione della situazione sentimentale dell’uomo e quindi avendo appreso essere sposato, ha incominciato a ricattarlo. Dopo aver richiesto ed ottenuto 2.000 euro la meretrice ha continuato a ricattare il cliente che a questo punto ha trovato la forza di rivolgersi ai Carabinieri del suo paese.
I militari di Quattro Castella, raccolta la denuncia ed avviato le indagini, hanno acquisito a carico della prostituta incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di estorsione tra cui la somma di 2.000 euro sequestratale risultata essere provento del pagamento del ricatto.
