L’Unione Terre di Castelli ha comunicato di voler esternalizzare il trasporto scolastico di Guiglia, attualmente gestito con personale dipendente della stessa Unione. L’occasione è fornita dal pensionamento di una unità di personale: l’Unione decide di prendere la palla al balzo e non sostituire il lavoratore ed esternalizzare il servizio.
Una scelta profondamente sbagliata, che non tiene conto della peculiarità di un servizio che negli anni ha maturato ed espresso una forte qualità basata sulla professionalità, disponibilità e profonda conoscenza del territorio da parte del personale impiegato e che incontra il forte apprezzamento da parte della cittadinanza.
Famiglie che abitano un territorio montano, il quale presenta caratteristiche e particolarità dalle quali non è possibile prescindere, e nella quale il servizio necessita al tempo stesso di un grado di flessibilità e di garanzie di economicità che solo una rodata gestione pubblica può garantire.
Certo siamo a conoscenza che il contesto è molto critico, sia per quanto riguarda le stringenti normative sulle possibilità di assumere degli enti, sia sul versante delle difficoltà finanziarie dei bilanci comunali, ma riteniamo che l’Unione abbia, dal punto di vista giuridico, la possibilità di assumere il personale necessario e, per quanto riguarda il lato economico, nessuno ha ancora definito quali sarebbero i presunti risparmi derivanti dall’esternalizzazione del servizio. Per ora l’unica certezza è quella che l’Unione ha intenzione di cambiare un servizio che ha sempre avuto criteri di efficienza e qualità elevati. Non vediamo però ad oggi i motivi per una scelta di cambiamento così radicale.
Sappiamo che nelle intenzioni dell’Unione c’è quella di andare gradualmente ad una totale esternalizzazione di tutto il trasporto scolastico (ad oggi restano in gestione all’Unione solo Castelvetro e Guiglia, appunto).
Non ci stancheremo mai di dirlo, ma oggi più che mai c’è la necessità che le amministrazioni dell’Unione abbandonino le politiche delle soluzioni tampone e assumano decisioni che prevedano investimenti coraggiosi in una prospettiva di lungo termine.
Chiediamo di poter ragionare a tutto tondo e in modo organico su una progettazione di ampio respiro dei servizi di questo territorio.
Proprio perché il contesto che vivono le famiglie e i cittadini è estremamente difficile, riteniamo sia urgente dare sicurezza, stabilità e nuova forza ai nostri servizi, soprattutto laddove ci sono le sofferenze maggiori; e proprio perché gli enti locali stanno attraversando un momento di grave difficoltà economico-finanziaria, riteniamo che valorizzare le professionalità che il pubblico ha formato in tanti anni sia la strada maestra per coniugare universalità, qualità e risparmio.
(Diego Bernardini FP/Cgil Vignola – Elisabetta Buzzotta Cisl/ FP Vignola – Paola Santi Csa/Fiadel Vignola)