In una interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro degli interni, il sen. Carlo Giovanardi ha chiesto di conoscere quante domande di iscrizione alla White list sono state presentate alla prefettura di Modena, quante sono state accolte e quante respinte, con quale criterio cronologico vengano prese in esame le domande, perchè aziende cooperative notoriamente implicate in vicende giudiziarie da cui emergono gravissimi reati e collegamenti con la criminalità organizzata continuino a lavorare nella zona del terremoto, quanti funzionari della prefettura di Modena sono stati incaricati di affrontare l’enorme mole di lavoro per esaminare le domande delle imprese e se non ritenga che i provvedimenti assunti, la negazione dell’accesso agli atti, l’assoluta discrezionalità delle decisioni non violino clamorosamente i principi di legalità contenuti dalla nostra Costituzione.
Nell’interrogazione il senatore ha rilevato poi come al segreto apposto dalla Prefettura sugli atti istruttori relativi alle ditte che chiedono l’iscrizione alla White list, ampie notizie vengono divulgate da settimanali come l’Espresso o da quotidiani e dal locale responsabile sicurezza della CGIL.
Giovanardi rileva inoltre come sino ad oggi siano state colpite da provvedimenti della Prefettura storiche e stimate imprese che operano da sempre nella zona del terremoto con provvedimenti che appaiono evidentemente viziati da grossolani errori materiali, o con un inspiegabile pregiudizio verso tutti coloro che provengono da aree del meridione dove è più forte la criminalità organizzata.
