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Modena: Roberto Prosseda e TeoTronico si confrontano sul palco del Teatro Comunale “L. Pavarotti”

Prosseda-robotRoberto Prosseda, il pianista umano e TeoTronico, quello non umano, si confrontano sul palco del Teatro Comunale “L. Pavarotti”. Ad armi pari, su due pianoforti gemelli, gareggiano, discutono, litigano, collaborano su un programma di musiche dal Barocco ai giorni nostri. Un modo divertente e leggero per affrontare problemi molto seri che sono quelli dell’educazione musicale nella scuola (e nella società) italiana e del ricambio generazionale del pubblico dei concerti, “in via di estinzione” dice Prosseda.

“Il pubblico dei concerti ha tanta voglia di capire quello che va a vedere o ad ascoltare, ma spesso non ha gli strumenti per farlo, non riesce a capire che cosa il musicista sta esattamente facendo. Si lascia guidare dall’istinto, e questo è sano, ma se avesse qualche codice per entrare più in sintonia con l’artista, e se l’artista fornisse qualche stimolo per l’ascolto si potrebbe stabilire subito quel rapporto fra sconosciuti, la cui mancanza, soprattutto all’inizio del concerto, fa da barriera alla comunicazione.”

Definire Prosseda, classe ’75, vulcanico è riduttivo: la notorietà mondiale è arrivata scoprendo e incidendo degli inediti di Mendelssohn, ma oltre all’attività concertistica da solista con orchestre come la London Philarmonic, l’Orchestra Santa Cecilia di Roma, la New Japan Philharmonic, la Royal Liverpool Philharmonic ha tenuto concerti in tutte le parti del globo. Dodici sue incisioni sono state incluse nei cofanetti “Piano Gold” e “Classic Gold” della Deutsche Grammophon (2010). Insegna al Conservatorio (supplente), Morricone e Michael Nyman hanno scritto musica per lui. È presidente dell’Associazione Mendelssohn Italia, consulente artistico del Festival Pontino e co-fondatore e direttore artistico di “Donatori di Musica”, un’associazione no-profit di musicisti e medici che organizzano concerti nei reparti oncologici degli ospedali italiani.

Prosseda ha anche molti meriti nel campo della divulgazione musicale. E’ autore e co-produttore di documentari prodotti da Rai Educational, ha curato numerosi cicli radiofonici per Radio Vaticana e Rai Radiotre ed è autore del volume “Guida all’ascolto della musica pianistica” (Curci, 2012). Prosseda studia, inventa e suona pianoforti modificati, crea applicazioni (gratuite) per iPhone e Android.

Questa del robot è la sua ultima trovata; per spiegare che cosa è l’interpretazione musicale Prosseda porta in palcoscenico un robot-pianista, il grado zero dell’interpretazione di un testo musicale, e lo confronta con un pianista umano. Dal suo debutto la scorsa estate Teo Tronico ha fatto molti progressi: in frac e cilindro, adesso suona con 53 dita con rispetto rigoroso e letterale della partitura, discute e polemizza sulle esecuzioni. Prosseda presenta il suo nuovo collega: “Facendo ricerche su YouTube, mi sono imbattuto in un video che mostrava questo robot: sarà un progetto di qualche importante università Usa, ho pensato, anche perchè era il più professionale e tecnologico. Sorpresa: è costruito invece da un ragazzo di Imola, Matteo Suzzi. Che non è neanche un musicista: di professione fa l’elettricista ma è un inventore, un genio. Il robot parla, suona, fa le smorfie: è un personaggio!

Matteo Suzzi con una band di robot della famiglia di Teo concorre alla trasmissione Italia’s Got Talents.

Il concerto è realizzato con il contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Modena.

I biglietti d’ingresso, 15 euro (ridotti 10, gratuito per i soci sostenitori AdM) in ogni ordine di posti, sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Comunale.

 
















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