martedì, 14 Maggio 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeCarpiOperazione 'Tomb raiders': sgominata dai carabinieri una banda che rubava rame, depredando...





Operazione ‘Tomb raiders’: sgominata dai carabinieri una banda che rubava rame, depredando anche i cimiteri

pluviali-rameSi è conclusa con l’arresto di 3 pregiudicati romeni l’operazione “Tomb raiders” dei Carabinieri di Rieti, condotta in collaborazione coi colleghi delle Compagnie Carabinieri di Sassuolo e Carpi. Con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione seriale di reati contro il patrimonio sono finiti in manette:  E.V., 43 anni, M.T., 28 anni e L.I., 24 anni. La banda era specializzata, in particolare, nella commissioni di furti di grondaie e discendenti in rame, commessi sia ai danni di private abitazioni, sia ai danni di cimiteri comunali.

Le indagini hanno preso avvio da una serie impressionante di furti commessi a partire dai primi mesi di quest’anno in particolare nel Reatino ai danni di ditte edili e di private abitazioni.

I Carabinieri, nel corso delle meticolose indagini, sono riusciti ad identificare i 3 componenti della banda e a trovare inequivocabili elementi di prova per tutti i furti da loro commessi nelle provincie del Lazio, Toscana, Umbria ed Emilia Romagna. La banda, oltre a colpire private abitazioni, ha depredato anche numerosi cimiteri comunali (da qui il nome dato all’operazione).

L’elenco dei furti messi a segno denota la pericolosità della banda. In particolare, con riferimento al territorio modenese, i tre sono accusati di aver perpetrato a più riprese furti ai danni del Cimitero Comunale di Sassuolo, ove complessivamente hanno asportato grondaie e discendenti pluviali in rame per un valore di circa 100.000 euro nelle notti 29/30 novembre, 30 novembre/1° dicembre, 8/9 dicembre, 9/10 dicembre e 11/12 dicembre uu.ss., nonché un furto ai danni del Cimitero Comunale di Carpi, ove, oltre ad asportare grondaie e discendenti pluviali in rame, hanno anche rubavano un Fiat Ducato di proprietà dell’amministrazione comunale, nella notte tra il 15/15 dicembre scorso.

I tre individui sono stati localizzati a Roma mentre stavano organizzando il loro rientro in Romania. Il blitz è scattato alle prime ore dell’alba e nei loro confronti si è proceduto con il fermo di indiziato di delitto al fine di scongiurare l’imminente ed attuale pericolo di fuga. Espletate le formalità di rito sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Roma – Regina Coeli.

Il Fenomeno dei furti di rame sul territorio Nazionale

Il valore del rame (c.d. “oro rosso”) è ormai alle stelle, si ricicla facilmente e si trova ovunque: è il rame, nuovo “metallo prezioso”, che fa sempre più gola alla criminalità organizzata itinerante attratta dalla sua semplice reperibilità e dalla facile rivendita.

Il rame si trova un po’ ovunque: scuole, tombini, pali della luce, ferrovie.

Il perché dell’aumento di questo tipo di furti trova risposta nel cambiamento dell’incontro tra domanda e offerta nel “mercato nero” del rame. L’aumento della domanda di questo metallo, che ha un’importanza fondamentale nell’economia contemporanea, insieme alla speculazione finanziaria ha portato il prezzo del rame alle stelle. Di conseguenza ciò ha causato un sempre maggiore interesse per il riciclaggio di questo metallo.

Questa tipologia di furti si è sviluppata in un business che ha un preciso funzionamento, basato sulla facilità di riciclaggio del metallo e, soprattutto, sulla mancanza di controlli necessari in fase di rivendita.Il rame è molto adatto ad essere riciclato per vari motivi: quello principale che rende conveniente il riciclaggio è che il rame ha alti costi di estrazione e bassissimi costi di riciclaggio, contrariamente a quello che avviene con altre sostanze. Il riciclaggio non comporta alcuna difficoltà e nella maggior parte dei casi non c’è bisogno di sottoporre gli scarti di rame ad alcuna lavorazione prima di fonderlo. Il rame si vende benissimo, in qualsiasi centro di rottamazione lo prendono senza chiederne la provenienza. Quindi, la facilità di furti, che spesso avvengono in luoghi abbandonati o non controllati, e quello del prezzo della rivendita aumentano ancor di più l’appetibilità del metallo. Il prezzo della sua vendita varia tra i 400,00 e gli 800,00 euro al quintale, a seconda delle piazze di smercio.

 
















Ultime notizie