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Ricerca, INGV: si unanime per risoluzione bipartisan a sostegno del personale precario

Se le istituzioni competenti non interverranno repentinamente, c’è il rischio concreto che l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Invg) perda entro il prossimo 31 dicembre gran parte del personale precario e altamente specializzato impiegato in attività di ricerca e monitoraggio. Per tale data, infatti, scadranno quasi tutti i contratti a tempo determinato per i quali è stata preclusa la possibilità di proroghe.

È l’allarme lanciato da Monica Donini (Fds, prima firmataria) e da esponenti dei diversi gruppi assembleari (Pd, Fds, Sel-Verdi, Idv, Pdl, Lega nord, Mov5stelle) in una risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa nella quale si chiede al Governo di rispettare gli impegni indicati dal Parlamento in ordini del giorno approvati nel 2008 e nel 2009, “creando le condizioni necessarie per procedere, attraverso stabilizzazione o con concorso pubblico, all’assunzione del personale precario attualmente impiegato presso l’istituto”.

L’Ingv – si legge nella risoluzione – conta 950 unità di personale, di cui 390 inquadrate con varie tipologie di contratti a tempo determinato. Dal 2001, anno di costituzione dell’istituto, la pianta organica è permanentemente satura, con conseguente aumento significativo del precariato all’interno dell’ente. Il 18 luglio scorso l’amministrazione dell’ente, avendo riconosciuto per iscritto che la presenza di almeno 245 unità di personale precario è indispensabile al corretto funzionamento dell’ente, ha sottoscritto un accordo decentrato poi sospeso a settembre “unilateralmente” dalla stessa amministrazione, “su forte pressione del nuovo direttore generale”.

Nel documento si chiede quindi alla Giunta regionale di intervenire in tutte le sedi per evitare la perdita di un ingente patrimonio di risorse umane, il conseguente indebolimento del sistema di prevenzione dal rischio sismico-vulcanico e l’arretramento del Paese nell’ambito della ricerca scientifica. In particolare, la richiesta è quella di attivarsi presso l’esecutivo nazionale, mediante gli strumenti istituzionali all’uopo necessari e idonei, sollecitando garanzie per la piena, completa e tempestiva attuazione degli impegni assunti con l’approvazione degli ordini del giorno approvati in Parlamento.

Ulteriore impegno sollecitato alla Giunta è quello di verificare ogni possibile soluzione perché le attività in convenzione con la Regione, le sue Agenzie e la sede di Bologna dell’Ingv possano essere svolte con continuità ed anche in futuro.
















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