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Bilancio Sociale: Inps Emilia Romagna rende conto ai cittadini

“Divulgare ogni anno il Bilancio Sociale, per l’INPS e il CIV – Consiglio di Indirizzo e Vigilanza – è una scelta coraggiosa che si pone l’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini i risultati conseguiti nel 2011 sia in termini di gestione, sia, soprattutto, in termini di servizio sociale reso, fornendo, al di là dei numeri, un rendiconto trasparente delle attività che sottendono i compiti istituzionali dell’Istituto”.

Con queste parole Luciano Roncarelli, Presidente del Comitato regionale Inps Emilia Romagna, ha illustrato ai componenti del Comitato, presenti il Direttore regionale dell’Inps Emilia Romagna ingegner Giuseppe Greco e il Presidente del CIV dottor Guido Abbadessa, il Bilancio Sociale 2011 che raccoglie tutte le informazioni, sia interne che esterne all’Istituto, e che descrivono il cammino dell’Istituto quale azienda di servizi fondamentali per la vita delle persone, delle famiglie e delle imprese, nel contesto della più grande crisi economica internazionale dal dopoguerra ad oggi; un contesto caratterizzato dal cambiamento e dall’innovazione di prodotti, processi e procedure, che ruotano intorno ai bisogni e alle necessità degli utenti.

L’attività dell’Istituto non è limitata alle sole pensioni, in quanto offre una numerosa serie di altri servizi quali i conti assicurativi ed aziendali, le prestazioni a sostegno del reddito e della famiglia. Inoltre l’INPS è il più importante ente erogatore dei servizi di protezione sociale, svolgendo un ruolo rilevante all’interno del sistema del welfare.

Come il 2010, anche il 2011 è stato un anno difficile, soprattutto nella seconda parte dell’anno; ciò ha comportato per l’Istituto, che fa assistenza, previdenza e sostegno ai cittadini ed alle imprese, un anno di grande impegno nella capacità di erogare prestazioni e di controllarne l’esito, coniugando il rispetto delle regole all’efficienza, che deve tendere a raggiungere livelli sempre più elevati.

I risultati del 2011 sono da ritenersi complessivamente soddisfacenti, non solo in termini produttivi (+2,4% il volume di produzione equivalente complessivo rispetto al 2010), ma anche in termini qualitativi, come evidenzia uno specifico indicatore di qualità dei processi (+9,3% rispetto al 2010).

La produttività regionale è cresciuta del 6.3% grazie agli effetti dell’incremento della produzione, ottenuto nonostante la riduzione delle risorse umane (-3.2%).

L’INPS IN CIFRE NEL 2011

Dati dell’attività dell’Istituto in Emilia Romagna

Impatto dell’Istituto nel sistema economico regionale

Dati produttivi

 68.048 domande di pensione definite nel corso del 2011 (-12,3% rispetto al 2010), di cui 44.919 accolte (-17.3% rispetto al 2010);

 il 93.3% delle pensioni liquidate entro 30 giorni (era il 92% nel 2010);

 26.965 pensioni di invalidità civile erogate nel 2011.

 100.874 domande di disoccupazione ordinaria definite (-5,0% vs il 2010);

 65.628 domande di DS RR definite (+5.7% vs il 2010);

 37.702 domande di DS agricola definite (+5.2% rispetto al 2010);

 10.156 domande di indennità di mobilità definite (+11.8% vs il 2010);

 160.000 assegni di indennità di malattia (+1.2% vs il 2010),

 84.706 domande di autorizzazione di C.I.G. definite (-28% vs il 2010);

 79.736.878 ore di cassa integrazione autorizzate (-32.6% vs il 2010), di cui:

 11 milioni di cassa integrazione ordinaria (di natura anticongiunturale);

 30.5 milioni di cassa integrazione straordinaria;

 38.2 milioni di cassa integrazione in deroga.

I dati di produzione vanno messi in relazione con altri dati significativi, in primis il numero di dipendenti che operano in regione, pari a 1.772 unità in forza (-3.2% rispetto al 2010).

L’impegno profuso dal personale è stato notevole, grazie anche ad un progetto formativo regionale rilevante, per oltre 18.000 ore di formazione.

La carenza di personale è stata in parte neutralizzata dal supporto tecnologico dell’Istituto, rafforzato per fornire nuovi servizi a valore aggiunto (servizi on line, gestione telematica dei flussi informativi e documentali, call center, sms, posta elettronica e posta elettronica certificata, cassetta postale on-line, sportelli mobili per disabili ed anziani) e per privilegiare l’utilizzo degli accessi on-line rispetto alla documentazione cartacea (domande di pensione, domande di invalidità Civile, certificazione malattia, comunicazioni con le aziende ).

Nella logica di razionalizzazione del lavoro, un aspetto importante è rappresentato dal rafforzamento della politica di sinergie con altri enti ed amministrazioni pubbliche (Regione, Province, Comuni, ASL, Inail, Enti Bilaterali, Direzione Regionale del Lavoro, ecc) e dalla collaborazione prestata dai Patronati e dalle associazioni sindacali.

L’Istituto è particolarmente impegnato, nella vigilanza e nell’azione di contrasto al lavoro nero, al fine di aumentare gli accertamenti con un maggiore impatto economico sociale. Ciò avviene attraverso speciali azioni di verifica amministrativa. Nella nuova riorganizzazione è, infatti, presente la funzione di accertamento e verifica amministrativa propedeutica all’attività di vigilanza vera e propria, che consente un’azione più mirata della vigilanza stessa.

Nel corso del 2011 sono stati accertati, nell’ambito delle oltre 7.800 ispezioni effettuate, contributi evasi per circa 34 milioni di euro, di cui oltre 19 milioni per lavoro nero (-16% rispetto al 2010), 9.246 lavoratori irregolari (di cui 5.080 in nero) e 6.251 imprese irregolari (di cui 1.486 imprese non iscritte).

Dal 2011 l’INPS ha accresciuto il proprio ruolo nella gestione dell’invalidità civile con funzioni di garanzia, per quanto riguarda l’uniformità dei trattamenti e l’erogazione delle prestazioni, ed in sinergia con gli altri attori coinvolti nel processo (Regione, medici, ASL, Patronati ed Associazioni di categoria).

Il numero delle pensioni liquidate con decorrenza 1° gennaio-31 dicembre 2011 è stato di 21.758, di cui 21.267 relativo ad invalidi civili, 451 a ciechi e 40 a sordomuti. Le indennità di accompagnamento liquidate sono state 17.467.

Il tempo medio di liquidazione complessivo è risultato di 218 giorni.

Le domande (telematiche e cartacee) registrate sono state 91.459, mentre le richieste di prestazione sono state 172.351, di cui 84.535 per invalidità civile, 77.638 per handicap (L.104/92), 1.580 per cecità e 1.130 per sordità.

 

(Giuseppe Greco, Direttore regionale Emilia Romagna – Luciano Roncarelli, Presidente Comitato Regionale)

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