Nella filiera del riciclaggio della merce rubata, tra i ladri e i compiacenti ricettatori, compare la figura dell’informatico ossia colui che provvede a “ripulire” e rendere conseguentemente utilizzabili anche in caso di presenza di password i computer, gli Ipad ed i tablet rubati. A scoprirlo i carabinieri della Stazione di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, che grazie al localizzatore elettronico GPS rilevatore sono risaliti all’esperto informatico fermato al’uscita di casa con materiale informatico ripulito pronta a essere consegnato ai ladri che gli avevano commissionato i lavori.
Chi siano questi ladri lo riveleranno le indagini in corso in quanto nonostante l’omertà del fido “informatico” i carabinieri di Bibbiano ritengono possa trattarsi di nomadi stanziali domiciliati nella zona in quanto lo stesso localizzatore della mere rubata prima di portare dall’informatico conduceva ad un campo nomadi del reggiano. Fermo restando le indagini su quest’ultimo punto, con l’accusa di ricettazione i Carabinieri hanno denunciato ala Procura reggiana un insospettabile 37enne perito informatico di Bibbiano a cui i carabinieri hanno sequestrato un computer portatile ed un IPad della Apple, del valore di alcune migliaia di euro, rubati durante un furto su un auto a Parma.
Tra la refurtiva sottratta dall’auto parcheggiata in Via Ximenes di Parma anche un Apple IPad 64 GB 3G ed un computer portatile marca Apple modello “MacBook Pro. Non disponendosi di una localizzazione dettagliata e insistendo nella zona diverse abitazioni, i carabinieri di Bibbiano optavano per effettuare controlli stradali controllando i residenti in transito. Una strategia rivelatasi efficace giacché durante il controllo dell’odierno indagato, fermato a bordo della sua auto appena uscito di casa, i militari scorgevano che sul sedile anteriore lato passeggero del veicolo in questione, vi era un IPAD Apple con custodia di colore blu chieste le spiegazioni il giovane nervosamente riferiva che gli era stato consegnato da una persona per formattarlo, in quanto lui svolgeva attività di riparatore di computer.
Vista la corrispondenza tra il prodotto rinvenuto e quello rubato a Parma ed alla luce del nervosismo trapelato dal fermato i militari approfondivano i controlli rinvenendo sotto il vano portaoggetti, coperto da una busta in plastica, un computer portatile Apple MacBook Pro risultato essere quello oggetto della ricerca. Dalla strada ala caserma il passo è stato breve e dove l’uomo, che non ha inteso riferire per conto di chi ha effettuato la “pulizia” del materiale informatico, è stato denunciato per ricettazione. L’ipotesi dei carabinieri di Bibbiano e’ che l’odierno indagato possa essere il perito informatico di fiducia dei nomadi: a rivelarlo proprio il tracciato del localizzatore GPS che prima di passare nelle mani dell’uomo denunciato risultava essere in un campo nomadi della zona dove ora stanno convergendo le indagini dei Carabinieri.