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Il presidente di Confagricoltura Mario Guidi a Modena: “Tasse e burocrazia i maggiori ostacoli alla ripartenza”

Si è tenuto oggi, giovedì 12 luglio, presso la sede di Confagricoltura Modena l’incontro tra il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi, il presidente regionale Guglielmo Garagnani e i presidenti provinciali delle zone colpite dal terremoto, compresa la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi.

Al centro dell’incontro di coordinamento, che per la prima volta si è tenuto a Modena dopo che nelle prime tre occasioni ha avuto sede a Bologna, le richieste da portare a Roma in merito alla ricostruzione post terremoto, dallo smaltimento delle macerie ai finanziamenti per la ricostruzione e alla messa in sicurezza degli edifici, passando per la “no tax area”.

“Chiediamo al governo – ha precisato il presidente nazionale Mario Guidi poco prima dell’incontro – di essere più celere nell’approvazione delle misure per contrastare l’emergenza. Un primo risultato è stato ottenuto con l’introduzione di molti emendamenti che Confagricoltura aveva chiesto per dare maggiore stabilità al processo di ricostruzione. Dobbiamo ancora introdurre norme che consentono di alleviare la pressione fiscale sulle imprese stesse. Sarebbero i primi soldi veri, provenienti dall’esenzione del pagamento delle imposte, di cui le aziende potrebbero disporre per ripartire. Ci sono anche problemi contingenti, come quello dello smaltimento delle macerie, che allarmano gli agricoltori, soprattutto perché si trovano in aree delocalizzate, quindi con meno servizi. Le altre grandi difficoltà – continua Guidi – riguardano la mancanza di coordinamento e la stratificazione burocratica, che in questi contesti dovrebbe essere alleggerita. Ad esempio, per avere la possibilità di rientrare in un edificio gli imprenditori agricoli devono superare due tipi di certificazioni: l’agibilità tradizionale e, in aggiunta, l’agibilità ai sensi della legge del 2008 sulla nuova normativa sismica, che di fatto non può essere applicata agli edifici agricoli, quasi tutti costruiti prima del 1970. Ad allungare ulteriormente i tempi c’è l’assenza dei tecnici certificatori. Questo incontro serve per raccogliere queste richieste e chiedere al governo risposte concrete nel più breve tempo possibile, visto che l’inverno è alle porte”.

Il presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi sottolinea l’importanza dell’incontro con Guidi e con gli altri presidenti provinciali: “Già a partire dal 20 maggio ci siamo mobilitati e periodicamente questo gruppo di lavoro si riunisce per stabilire una linea comune sul tema della gestione dell’emergenza. Per la prima volta l’incontro ha sede a Modena, una scelta importante, che ci fa sentire la vicinanza dell’associazione nazionale e delle altre unioni agricole. In questo momento alle imprese agricole serve chiarezza da un punto di vista burocratico, soprattutto in riferimento allo smaltimento delle macerie dei fabbricati danneggiati o crollati in seguito alle scosse di terremoto del 20 e 29 maggio. Abbiamo bisogno di chiarezza su tempi e modalità per la ricostruzione, e soprattutto vogliamo avere ulteriori certezze sui finanziamenti, già promessi dallo Stato, per avviare la ricostruzione. Le nostre richieste sono chiare: insieme agli altri settori chiediamo una no tax area per 5/10 anni e una decisa accelerazione dell’iter burocratico. Con quanto risparmieremo potremo investire, ammodernare e far ripartire il settore”.
















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