Oltre 16.000 persone – 16.058, nel dettaglio – assistite tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. A fornire il ‘bollettino dell’emergenza’, sulle tre regioni piu’ colpite dal sisma e’ il dipartimento della Protezione Civile nazionale.
I cittadini assistiti a causa delle scosse iniziate lo scorso 20 maggio, sono suddivisi in 44 campi di accoglienza, 65 strutture al coperto, tra scuole, palestre e caserme, vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilita’ grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.
In Emilia-Romagna gli ‘sfollati’, costretti a lasciare la propria abitazione, sono 14.567. In dettaglio 9.835 sono ospitati nei 34 campi tende, 2.319 nelle 53 strutture al coperto e 2.413 in albergo. Sul territorio, inoltre, proseguono i sopralluoghi e le verifiche da parte delle squadre di rilevatori sia negli edifici pubblici che all’interno degli edifici privati. Le strutture gia’ controllate sono 4.601: di queste, 1.795 sono state classificate agibili, 784 temporaneamente inagibili, 254 parzialmente inagibili, 77 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti e 1.691 inagibili.
Quanto alla Lombardia, all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, sono assistite 1.163 persone. Altre 290, invece, hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi, per un totale di 1.453 persone.
Piu’ contenuti i numeri del Veneto dove i cittadini assistiti sono 38, accolti in un’unica struttura al coperto.
Sul fronte delle forze impiegate dal servizio nazionale di Protezione Civile, gli uomini al lavoro, complessivamente, sono 4.948. Nelle zone sconvolte dal sisma operano volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, Vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
A Mirandola – tra i centri piu’ colpiti dal terremoto, e visitata, nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – sono stati complessivamente 2.210, i mirandolesi cui l’Amministrazione comunale, cosi’ si legge in una nota, ha trovato una sistemazione. Di questi 1.154 sono italiani e 1.056 stranieri. In particolare sono state ospitate oltre 1.600 persone presso i cinque campi allestiti dalla Protezione civile: la percentuale di famiglie italiane nei campi é del 40%, mentre gli immigrati sono il 60% degli ospiti.(