”Sono qui per dovere e per sensibilità, ma anche per vedere bene e ascoltare il più possibile e ho solo cominciato”. E’ quanto ha affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel corso dell’incontro in Regione a Bologna con i rappresentanti delle istituzioni impegnate nell’emergenza terremoto in Nord Italia. ”Qui si è colpita al cuore un’area di eccellenze dal punto di vista storico, artistico, culturale e religioso e dal punto di vista del grado di sviluppo economico e sociale, del civismo e della capacità di vita associata”. Ha aggiunto Napolitano.
”Essere schiacciati sotto le mura nel posto in cui si lavora è particolarmente duro, è uno spettacolo che colpisce e che ferisce, è un problema venuto alla luce e che dobbiamo affrontare, dobbiamo affrontare innanzitutto il rischio di un regresso dal punto di vista delle attività produttive”. Ha affermato il presidente parlando dei morti nei luoghi di lavoro durante il sisma in Emilia.
”Quando è giunto da me ieri sera il decreto per la firma, era da me per la prima volta in quanto presidente della Confindustria il dottor Squinzi. Abbiamo parlato molto, e lui era molto interessato a certe disposizioni nel decreto che consentono anche dichiarazioni di agibilità temporanea in maniera da evitare che fino al momento della definitiva certificazione di piena messa in sicurezza degli impianti, si resti in attesa troppo a lungo perchè questo potrebbe essere fatale”. Ha detto tra l’altro Napolitano.”Serve un piano di messa in sicurezza nazionale rispetto al rischio sismico”, ha sollecitato il presidente della Repubblica.