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“Amici per la pelle”: la campagna di prevenzione delle neoplasie cutanee

I tumori della pelle, la cui principale causa è rappresentata da una eccessiva esposizione ai raggi del sole, sono in aumento in tutto il mondo. In pochi sanno che, ad oggi, secondo AIRT (Associazione italiana registri tumori), il tumore maligno a più alto tasso di incidenza (vicino al 15% del totale) sulla popolazione è il cosiddetto ‘skin cancer’, epitelioma della pelle. Numeri di incidenza più alti, ma solo negli uomini, si trovano soltanto per i tumori ai polmoni. È quindi davvero importante, alle porte dell’estate, la stagione in cui tantissime persone, spesso senza un’adeguata protezione, si espongono ai raggi ultravioletti (Uv) ‘responsabili’ dell’abbronzatura, fornire una corretta informazione per prevenire i possibili effetti dannosi dell’esposizione prolungata ai raggi solari.

In questo contesto il Servizio di Dermatologia dell’Ospedale di Sassuolo ha organizzato la campagna “Amici per la pelle”, in collaborazione con le squadre di calcio del Modena e del Sassuolo, per sensibilizzare l’opinione pubblica su una corretta ed efficace prevenzione dei tumori della pelle.

Sabato 26 maggio presso gli ambulatori del nosocomio sarà possibile fare una visita di controllo gratuita alla propria pelle. Per accedere al servizio occorre telefonare al numero 0536846561, dalle ore 8 alle 15, dal lunedì al venerdì, e prenotare un appuntamento. L’iniziativa è valida fino ad esaurimento posti.

“Incontrare i cittadini per informarli su come è possibile prevenire i tumori della pelle e su come esporsi in modo corretto, per tempi prolungati, alla luce diretta del sole – spiega il dottor Mario Puviani, brillante e giovane responsabile del Servizio di Dermatologia sassolese – è un’occasione importante perché, soprattutto per quanto riguarda i melanomi, la buona riuscita della terapia e dell’intervento è una diagnosi precoce. Colgo anche l’occasione – prosegue Puviani – per ringraziare le società sportive che hanno partecipato all’iniziativa e tutti i coloro, dai grafici agli operatori, che hanno lavorato per realizzare “Amici per la pelle”, in modo completamente gratuito”.

“Queste iniziative – sottolinea il Direttore sanitario della struttura, Natalino Michelini – rafforzano il legame dell’Ospedale con il territorio e aumentano la fiducia delle persone, oltre a fornire strumenti di concreta azione e prevenzione su problemi della salute spesso sottovalutati. A riprova di ciò ci sono i dati d’attività del reparto, che negli ultimi anni ha visto crescere sensibilmente il numero di interventi chirurgici. Solo nel 2011, infatti, sono state circa 400 le esportazioni di melanomi ed epiteliomi effettuate in regime di day hospital. Mente gli interventi ambulatoriali si aggirano sui mille ogni anno”.

Per una corretta prevenzione: controllare i nei e fare attenzione alle anomalie

Diverse tipologie di tumori della pelle possono manifestarsi attraverso la comparsa o un’evoluzione anomala dei nei. Per monitorare eventuali problemi, tuttavia, non basta osservare il neo, ma è necessario rivolgersi ad una struttura specializzata, come i Servizi di Dermatologia dell’Azienda Usl di Modena. Per verificare, in modo empirico, se un neo può, in qualche modo, essere ‘sospetto’ basta in ogni caso fare attenzione ad alcuni “fattori di rischio”. Osservare i nei rappresenta il primo ‘gradino’ di controllo per la prevenzione dei tumori che più spesso colpiscono l’epidermide. Di seguito alcune indicazioni utili per monitorare i nei e la loro ‘salute’.

1. Asimmetria

Quando una lesione nera tende a essere asimmetrica, cioè divisa a metà nettamente per forma, è sempre utile rivolgersi al proprio medico che valuterà cosa fare.

2. Bordi irregolari

Se i bordi di un neo diventano irregolari è utile farsi controllare da un dermatologo.

3. Colore

La variazione del colore dei nei deve mettere in allarme? Quando compaiono sfumature nere, grigie o blue e rossastre la risposta potrebbe essere sì, ma anche in questo caso è fondamentale il parere di un professionista.

4. Dimensione

Quando i nei superano i 6-8mm è sempre meglio fare un salto dal proprio dermatologo di fiducia o direttamente in Ospedale.

5. Evoluzione

Se col passare del tempo un neo tende a modificare il suo aspetto, dà prurito o sanguina spontaneamente, è importante effettuare tutti i controlli necessari.

Unità Operativa di Dermatologia di Sassuolo

Il Servizio di Dermatologia e chirurgia dermatologica dell’Ospedale di Sassuolo garantisce all’utente un percorso diagnostico-terapeutico chiaro e completo, offrendo diverse attività: dalla diagnosi e cura delle patologie dermatologiche in genere, comprese quelle dermatologiche di tipo allergico e a trasmissione sessuale, alla prevenzione tumorale mediante l’osservazione della cute con epidiascopia di superficie e/o tramite video-microscopia (esame di secondo livello riservato su indicazione dermatologica). È anche in grado di effettuare terapie chirurgiche per le neoplasie cutanee. L’asportazione chirurgica delle neoplasie cutanee, in genere, viene eseguita in regime ambulatoriale o di ricovero, con particolare attenzione a un esito cicatriziale esteticamente ‘’accettabile’’ e compatibile con la asportazione completa e radicale della neoplasia. Nell’ottica di un percorso e trattamento terapeutico “su misura” per ogni caso, il Servizio di Dermatologia sassolese si integra e collabora con tutte le altre Unità Operative dell’ Ospedale, nonché con l’ambulatorio territoriale di Dermatologia del Distretto di riferimento.

Il Servizio è coordinato e diretto dal dottor Mario Puviani, classe 1972, affiancato da 5 professionisti: Mia Martini, Daniela Olezzi, Antonio Sacco, Federica Neri e Marco Curci.

‘Primo sole’: qualche utile consiglio

È importantissimo ricordare che l’abbronzatura è un sistema di difesa del nostro corpo dai raggi solari. E che le differenze di reazione all’esposizione dipendono dal proprio foto-tipo di appartenenza (colore dei capelli, degli occhi e della pelle). Gli accorgimenti da seguire per essere ‘protetti’ correttamente sotto il sole, spiegano i dermatologi dell’Ospedale di Sassuolo, sono semplici. “L’ideale è utilizzare buoni prodotti idratanti – suggerisce Puviani – meglio se con l’aggiunta di antiossidanti”. Ma, in determinati casi, può essere opportuno l’utilizzo di specifici integratori, sostanze che aiutano la pelle a non sviluppare quei meccanismi ‘negativi’ dovuti all’esposizione solare che possono produrre i più comuni tumori della pelle. Questi integratori sono in sostanza anti-radicali, che portano ad avere una protezione ‘naturale’ alla prima esposizione.

Un suggerimento sempre valido, inoltre, è mangiare frutta e verdura, mentre è meglio evitare cibi come gli insaccati e gli inscatolati. Ma soprattutto è importante, per salvaguardare la propria pelle dai possibili effetti dannosi del sole, non assumere alcune categorie di farmaci, come le tetracicline. Né usare, durante e dopo l’esposizione al sole, profumi a base di alcool e disinfettanti.

Dentro la borsa di chi si prepara a prendere il sole, poi, è fondamentale avere sempre un cappello, un paio di occhiali da sole e un’adeguata crema protettiva. Attenzione a scegliere il fattore protettivo delle creme: non è opportuno scendere sotto il 30, dicono gli esperti. E coi bambini è fondamentale aumentare la soglia di attenzione. Anche se raramente ci si pensa, infine, un metodo decisamente intuitivo e sempre efficace per proteggersi adeguatamente dal sole è quello di indossare una maglietta, espediente che, secondo una recente indagine condotta a livello nazionale, viene usato solo dal 6% degli adulti. Stare sotto l’ombrellone infatti non basta, perché il corpo assorbe comunque il 70% dei raggi solari.
















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