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Castellarano: consumi sostenibili e filiere corte per la Green Economy

“Consumi sostenibili e filiere corte per la Green Economy”, questo il titolo del seminario che si è tenuto lunedì 16 aprile alla Casa nel Parco dei Popoli di Castellarano. L’iniziativa realizzata nell’ambito della 1ª edizione del “Festival Green Economy di Distretto. Idee, pratiche e opportunità di innovazione e sostenibilità per il Distretto ceramico” ha visto affrontare alcune tematiche particolarmente in voga in questi ultimi anni.

Filiera corta come fattore di eccellenza, last minute market, mercati contadini, di quartiere e vendita diretta da fornitore al consumatore, il consolidamento delle esperienze dei Gruppi d’Acquisto Solidali locali.

Luca Falasconi, ricercatore presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, ha illustratoil lavoro di “Last Minute Market”, società spin-off della quale è co-fondatore e socio. LMM sviluppa progetti territoriali per il recupero dei beni invenduti (o non commercializzabili) a favore di enti caritativi. I vantaggi sono molteplici. Le aziende hanno la possibilità di gestire i prodotti invenduti in maniera innovativa, attivando un’azione concreta di responsabilità sociale d’impresa. Le istituzioni, dal loro canto, vedono diminuire il flusso di rifiuti da gestire, potendo reinvestire maggiori risorse per l’assistenza alle fasce più deboli della popolazione. Il terzo settore beneficia di prodotti gratuiti e di qualità, riducendo i costi di gestione con la conseguente disponibilità di maggiori risorse da utilizzare in qualità e quantità di servizi offerti ai propri assistiti. “Circa un terzo dei prodotti alimentari nel mondo vengono buttati via” ha sottolineato il dott. Falasconi aggiungendo “quando andiamo al ristorante molto spesso avanziamo delle portate, lasciandole nel piatto. Faremmo lo stesso ci fossero dei soldi al posto del cibo?”. Dopo queste riflessioni Federica Barozzi, di Coldiretti, ha parlato dell’esperienza Fondazione Campagna Amica che promuove i prodotti stagionali e a km zero, soffermandosi sui mercati contadini, veri e propri mercati ‘senza mercanti’, che accorciano la filiera in quanto permettono l’incontro diretto tra produttore e consumatore, in modo da evitare il trasporto su lunghe distanze e riscoprire il rapporto con il proprio territorio. Sempre più nelle piazze e vie cittadine si ha la possibilità di incontrare il produttore diretto di un alimento che, oltre a rimarcare la freschezza dei propri prodotti ci ricorda quanti chilometri di strada in meno questi hanno fatto rispetto ad altri, più commerciali, provenienti da altre regioni se non addirittura da Stati esteri. L’ambiente ringrazia.

Le esperienze a confronto di filiera corta e Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) dei gruppi GAStellarano 238 e il GAS di Scandiano hanno da un lato, condiviso quanto detto da chi li ha preceduti, da un altro raccontato la loro esperienza. I Gas non per forza sono sinonimo di risparmio ma di qualità etica. Infatti cercando di rifornirsi da produttori locali, mantengono corta la filiera, garantendo sia un investimento nell’economia locale, sia la tutela della natura evitando che mezzi di trasporto e imballaggi possano inquinarla. L’ambiente ringrazia.

Inoltre, di tanto in tanto, i Gruppi d’Acquisto Solidali organizzano vere e proprie gite per andare a “toccare con mano” la bontà del ciclo produttivo dei loro fornitori, controllando la qualità del prodotto e l’etica attraverso la quale questo viene realizzato.

Ha chiuso il seminario Pierluigi Saccardi, vicepresidente della Provincia, che ha esaltato l’importanza di iniziative come quelle portate alla luce durante la serata vedendole sempre più, negli anni, come il futuro del commercio locale. Saccardi ha portato come esempio le esperienze recentemente promosse dalla Provincia per la promozione dei prodotti locali.

 
















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