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Il centro storico di Fiorano, nota dell’assessore Sergio Pederzini

L’incontro con la Lapam, nell’ambito della loro iniziativa ‘E’ l’ora della impresa’ contribuisce a porre al centro dell’attenzione tre temi cruciali che stanno impegnando l’amministrazione comunale. Il primo riguarda l’impegno assunto di non aumentare le tasse ai cittadini fioranesi e infatti, per i soldi in più che pagheranno, noi fungiamo semplicemente da esattori dello Stato. In due anni, fra manovre e tagli, abbiamo 1,5 milioni di euro in meno da spendere in servizi per Fiorano.

La proposta della Lapam di avviare una seconda fase di ‘Apro in centro’ ci vede favorevoli ad approfondire insieme le modalità, anche se sarebbe giusto sottolineare che siamo probabilmente l’unico comune della regione che assegna contributi a fondo perduto per aprire una attività.

Ma sul centro di Fiorano vorrei sottolineare due cifre per contribuire al confronto, non certo per nascondere le difficoltà che il settore vive, a livello nazionale come a livello locale.

I negozi aperti su Via Vittorio Veneto oggi sono 34; erano 38 nel 2006 ed erano 33 nel 2000. Sono dati di sostanziale stabilità mentre si sono modificate le tipologie di utilizzo, con uno spostamento verso le attività di terziario. Il secondo dato riguarda i frequentanti del Bla, il palazzo della biblioteca, ludoteca e archivio storico di Fiorano, che si sono attestati su 3000 presenze al mese; in gran parte sono persone in più che, dall’ottobre scorso, arrivano in centro. Credo che ci siano opportunità su cui lavorare per proporre azioni positive di marketing, anche se non possiamo nascondere il fatto che la crisi finanziaria si fa sentire nelle tasche dei consumatori e che il commercio vive una stagione difficile ovunque.

Le proposte su come favorire l’ingresso dei giovani al lavoro, presentate da Lapam, sono uno degli aspetti della scommessa più importante che siamo chiamati ad affrontare, perché rischiamo di perdere una generazione e di costringerla ai margini. Come amministrazione comunale riteniamo che questa sia una priorità assoluta sulla quale stiamo intervenendo a 360 gradi. Abbiamo messo in campo una serie di interventi per sostenerli economicamente negli studi; per dare loro un luogo come l’incubatore di idee e di imprese dove potere trasformare in realtà i loro progetti; per creare percorsi formativi, attraverso Cerform, onde facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro e la crescita delle loro competenze. Ci stiamo impegnando sul fronte dell’alfabetizzazione di base che oggi richiede la conoscenza dell’inglese e dell’informatica. Abbiamo aperto Casa Corsini che deve essere una sede non solo di fruizione sociale e di tempo libero ma anche una opportunità di partecipazione, condivisione e conduzione di progetti da parte dei giovani. Stiamo studiando una nuova edizione del Progetto Leonardo rivolto alle potenzialità del settore green; vogliamo sostenere stage aziendali per favorire l’inserimento e l’esperienza della vita in azienda. Con la Fabbrica delle Idee stiamo scandagliando in diverse direzioni le potenzialità che il nostro distretto offre sia all’interno del settore ceramica e della sua filiera, sia verso nuovi modi di fare impresa e lavoro.
















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