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Contributo del PSI al convegno del PD

Il Partito Socialista Italiano, ritualmente invitato alla conferenza-dibattito “Oltre il distretto Idee per un futuro possibile“ tenutosi a Sassuolo in data odierna ed in continuità con l’altro incontro-dibattito organizzato dal PDS, tenutosi nel maggio 2006, ha presenziato all’iniziativa per portare il suo contributo e per ringraziare.

Ragioni di tempo non hanno consentito un nostro intervento nel merito ,ma ugualmente, attraverso la stampa, vogliamo dire come vediamo la cosa e gli interrogativi posti.

I Socialisti dall’alba della idea sui “ distretti produttivi “così come individuati e disciplinati dalla legge finanziaria 2007 e dal DM 28 dicembre 2007, titolato “ progetti a favore dei distretti produttivi “posero all’attenzione delle forze politiche imprenditoriali, sindacali, istituzionali, di favorire con atti e fatti la istituzione dei distretti produttivi e nel caso di specie “il distretto della ceramica “.

Distretto caratterizzato da insediamenti a cavallo di due province ..

Ricordiamo a tutti che all’epoca,un nostro concittadino, Presidente di Confindustria Ceramica, era stato chiamato a far parte della Commissione di studio Ministeriale sui distretti produttivi.

Interventi, ordini del giorno,interpellanze,da noi proposti , sono archiviati,ben documentati ed a disposizione di tutti.

Dal punto di vista normativo c’ è stata l’evoluzione dai distretti produttivi alle reti di imprese.

La Regione Emilia Romagna ha posto in atto interventi attraverso un bando pubblico titolato “ dai distretti produttivi ai distretti tecnologici “ ed al termine della procedura ha firmato accordi,con alcune aziende ceramiche,non solo sassolesi. Aspettiamo la consuntivazione richiesta, ma sinceramente, vista la situazione di sofferenza, come percepita dai lavoratori, non registriamo risultati tangibili.

Dal contributo portato da Confindustria Ceramica abbiamo ricavato ottimismo, con il classico bicchiere mezzo pieno,ma uguale ottimismo,visto che parliamo anche con i lavoratori, con il mondo dell’indotto e da quanti soffrono le condizioni imposte dalle aziende di produzione, non è condiviso da questi.

Ci sono delle debolezze e non è più credibile il vivere di rendita.

La politica deve trovare nuove strade,in sintonia con il mondo produttivo ( industria, artigiani, lavoratori ecc.). Il mondo è cambiato sotto i nostri occhi e quindi, per stare al tema, i distretti e filiere devono darsi una mossa.

Ricordiamo solo un passaggio delle nostre teorie sul distretto della ceramica : la potenza e credibilità del distretto,quale istituzione, nel confronto con il sistema del credito !

Oggi come allora parliamo di “ area vasta “ ma non quella tra Secchia e Panaro,ma bensì di una città “ metropolitana Modena-Reggio nell’Emilia,una potenza economica dimostrata dal PIL,dalle tasse che si pagano, dalle esportazioni.

Il piccolo e bello non è più sufficiente ed al riguardo portiamo l’esempio di come fu gestita la presenza del distretto ceramico all’expo di Shanghai….corretto in itinere dall’intervento della Regione Emilia Romagna.

Ci ha confortato la testimonianza del Prof. Mosconi dell’Università di Parma quando si è chiesto:

Sono morti i distretti? e quando si è data la risposta,che condividiamo : il De Profundis era sbagliato! Ci permettiamo di aggiungere che siamo in continuità con la ratio iniziale sui distretti, ma dobbiamo politicamente governare il necessario cambiamento.

Mario Cardone – Coordinatore Federazione Partito Socialista Italiano Modena
















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