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In ottanta sfidano il maltempo per donare il sangue a Toano

Prima domenica di febbraio. Una decina di giorni fa. Mezza Italia è già bloccata dalla neve. L’Avis toanese chiama ugualmente a raccolta i suoi donatori, e la risposta è eccezionale, anche e soprattutto in considerazione del maltempo: ottanta persone.

“Il giovedì precedente – racconta visibilmente soddisfatto Teddy Ceresoli, 35 anni, presidente della locale sezione Avis – avevamo spedito un sms a tutti i volontari in cui scrivevamo: ‘Sfida la neve. Domenica ci sono i prelievi. Non mancare!’. Ebbene, ci hanno preso in parola, e sono arrivati anche da altri paesi del nostro territorio. Pure dai comuni di Villa Minozzo e di Carpineti”.

Il sindaco Michele Lombardi, anch’egli donatore, commenta: “Questa è un’ulteriore prova dello spirito civico dei nostri abitanti e della gente di montagna. Non si può restare insensibili a una presenza di volontariato così diffusa e importante per tutta la collettività toanese, che si esprime in una serie molto ampia e varia di realtà associative, impegnate nel socio-sanitario, nella protezione civile, nell’ambiente, nello sport, nella cultura e nella valorizzazione del territorio”.

L’Avis di Toano mostra tutta la sua salute con dati in costante crescita. “L’ultima giornata – spiega il giovane presidente – ci ha permesso di raccogliere settantatrè unità di sangue, mentre sette sono stati gli esami di idoneità svolti a nuovi donatori. Un numero molto significativo, anche in rapporto ai valori assoluti a livello provinciale. Pure dopo l’introduzione del nuovo protocollo di selezione dei donatori, adottato dalla Regione nel 2009 (che prevede, ad esempio, il limite d’età dei 67 anni), il nostro sviluppo è stato considerevole, sia a livello di associati che di donazioni. Siamo passati dalle 240 unità di alcuni anni fa alle 363 del 2011”.

Prosegue Teddy Ceresoli: “Fondamentale è anche l’opera di tutti i volontari che preparano la sala e svolgono il servizio di prelievo. Il 5 febbraio scorso erano in tredici tra medici, infermieri, tecnici di laboratorio, addetti alle sacche, alla segreteria e al ristoro. Operiamo dal 1975 (la sezione è intitolata a Cardenio Paglia, il fondatore) ma ci siamo continuamente rigenerati, tanto da essere, come media d’età, una delle più giovani realtà della provincia. Abbiamo adesioni, oltre che da Toano, Villa Minozzo e Carpineti, pure da Castelnovo Monti, Scandiano, Casalgrande e Sassuolo. Un grande onore per noi, ma anche una notevole responsabilità. L’unico problema che dovremo affrontare a breve è la necessità di una nuova sede, che possa rispondere appieno agli standard di accreditamento”.

Una risposta a quest’ultima esigenza potrebbe arrivare dal progetto del centro sanitario. “L’ipotesi che stiamo valutando come Comune, in sintonia con il nostro tessuto sociale – puntualizza il primo cittadino Lombardi – è proprio quella della realizzazione di una struttura sanitaria che comprenda i poliambulatori, la Croce rossa e l’Avis. Ci impegneremo al massimo per concretizzarla”.

Nel frattempo l’Avis toanese, grazie alle offerte del cinque per mille, è riuscita ad esprimere altri gesti di solidarietà: “Negli ultimi anni – conclude Teddy Ceresoli – abbiamo acquistato materiali ed attrezzature per il centro diurno Erica di Cavola (disabili adulti), abbiamo contribuito all’acquisto di un’automedica per la Croce rossa toanese e donato un aspiratore portatile per la nuova ambulanza. Lo scorso anno abbiamo infine aiutato una famiglia in difficoltà”.
















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