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Mercato bestiame Modena: conferito un lotto alla società CambiaMo

Il Consiglio ha approvato una delibera con il voto favorevole della maggioranza, contrario di Pdl, Lega moderna, Mpa e Idv. Astenuta Modenacinquestelle.it.

Il Comune di Modena conferirà alla società di trasformazione urbana CambiaMo spa, che ha come soci l’Amministrazione e Acer, un lotto edificabile nel comparto dell’ex Mercato bestiame di 2 mila 910 metri quadrati per un valore complessivo stimato di un milione 913 mila euro.

Lo ha deciso ieri, giovedì 22 dicembre, il Consiglio comunale approvando la delibera con il voto favorevole di Pd e Sinistra per Modena, contrario di Pdl, Lega moderna, Mpa, Idv e con l’astensione di Modenacinquestelle.it.

Sulla base del Piano particolareggiato di iniziativa pubblica approvato nel 2010, sull’area finora di proprietà comunale, la societàprovvederà alla riqualificazione attraverso la realizzazione di una quota di alloggi di edilizia convenzionata, da destinare all’affitto o alla vendita, oltre a funzioni di tipo commerciale e uffici.

Il conferimento andrà a configurarsi come un aumento di capitale da parte del Comune nella società, che verrà attuato a seguito della perizia di un esperto nominato dal Tribunale di Modena per la determinazione del valore complessivo del lotto. A fronte dell’assegnazione, Acer effettuerà a sua volta un conferimento in denaro a CambiaMo per un importo complessivo di un miliardo 300 mila euro. Sarà comunque confermata la partecipazione maggioritaria dell’Amministrazione (attualmente al 63,6%).

“La delibera ha l’obiettivo di porre un nuovo e ulteriore tassello all’ampio progetto di riqualificazione del comparto ex Mercato Bestiame”, ha affermato l’assessore al Patrimonio Fabio Poggipresentando il documento. “Si tratta di un intervento in linea con uno degli obiettivi principali che l’Amministrazione si è data per la riqualificazione e il recupero di aree dismesse della città. Ancora più significativo perché vede il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna e dello Stato”, ha aggiunto. “Le restrizione derivanti dal patto di stabilità renderebbero impossibile l’intervento diretto da parte del Comune – ha precisato – così come l’eventuale alienazione dell’area per l’intervento di un soggetto privato, data la situazione economica”.

Ad aprire il dibattito in Aula è stato Sergio Celloni, Mpa, che si è detto contrario alle lottizzazioni: “Non dobbiamo radere al suolo e rifare tutto; cerchiamo di riqualificare quanto c’è prima di continuare a usare nuovi spazi”, ha affermato. “Alcune aree devono subire trasformazioni, anche a seguito di modifiche dal punto di vista urbanistico nella proporzione tra quartieri industriali e abitativi”.

Adolfo Morandi, capogruppo del Pdl, ha posto l’accento sui costi di gestione della società CambiaMo. “Era necessario far confluire questo lotto di terreno nella società per realizzare l’intervento urbanistico?”, ha chiesto. “Si potevano fare cambiamenti evitando oneri aggiuntivi, come quelli derivanti dalla perizia per la definizione del valore o dall’atto notarile di aumento del capitale sociale”.

In dichiarazione di voto, Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, ha sottolineato che, “rispetto al percorso di riqualificazione previsto, sarebbe stata meno dispendioso abbattere l’Errenord e gli stabili della zona, e costruire nuovi edifici”. Ballestrazzi ha inoltre promesso di presentare interrogazioni a cadenza periodica per verificare l’andamento dell’iter.

Eugenia Rossi, Idv, si è detta scandalizzata e indignata: “Con i tempi che corrono, un Comune che si mette a fare l’immobiliarista non si è mai visto e ha dell’incredibile. L’Amministrazione non lo deve fare, qualsiasi sia l’obiettivo”, ha affermato la consigliera, sottolineando che “quando si interviene sui Peep si deve fare un bando pubblico”.

Anche secondo Nicola Rossi, capogruppo di Lega Moderna, “il Comune non deve intervenire, o deve farlo il meno possibile, nel settore immobiliare. Non ci è inoltre chiaro – ha detto – perché sia stata fatta una società ad hoc quando ci sono normative chiare a livello legislativo che invitano gli enti locali ad abbandonare le società a partecipazione”.

Per Giuliana Urbelli, Pd, è “fondamentale completare il processo di riqualificazione dell’area dell’ex Mercato bestiame e valorizzare CambiaMo e i risultati ottenuti dalla società, che sono sotto gli occhi di tutti nella sede dell’Errenord. E’ inoltre importante – ha aggiunto – portare avanti il processo di sviluppo di edilizia convenzionata, che rappresenta una delle risposte fondamentali ai bisogni in situazione di crisi, puntando sempre di più all’affitto a canoni convenzionati”.

Al termine del dibattito, l’assessore Poggi ha ricordato che con l’operazione “non si va a consumare nuovo territorio, ma si riqualifica quello già edificato” e, relativamente ai costi, ha sottolineato che “il consiglio di amministrazione di CambiaMo non prevede gettone o altro tipo di emolumenti per i propri componenti” e che “costi inferiori a questi non sono possibili”.

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