(Adnkronos/Ign) – Un corale applauso ha accolto il presidente del Consiglio Mario Monti al suo primo discorso nell’aula del Senato per ottenere la fiducia di Palazzo Madama al governo che ha giurato ieri. Non appena il presidente del Senato Renato Schifani gli ha dato la parola è partita l’acclamazione dell’assemblea alla quale non hanno però partecipato i senatori della Lega che hanno ostentato la loro freddezza nei confronti del premier evitando di battere le mani. “Mi rivolgo a voi con grande emozione. Emozione accresciuta dal fatto di prendere per la prima volta la parola nell’Aula dove mi avete rivolto un applauso che mi ha commosso”, ha detto il premier e senatore a vita.Monti ha quindi ringraziato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ha rivolto un “pensiero rispettoso e cordiale al presidente Berlusconi”. “Mi fa piacere riconoscere il suo impegno nel facilitare in questi giorni la mia presa di successione”, ha detto il premier.”Il governo riconosce di essere nato per affrontare con spirito costruttivo e unitario una seria emergenza. E’ un governo di impegno nazionale”, ha poi affermato Monti assicurando che “ci sarà sempre la chiara difesa del ruolo delle Camere” perché “il Parlamento è il cuore pulsante di ogni politica di governo, lo snodo decisivo per il rilancio e il riscatto della vita democratica”. “Spero – ha proseguito il presidente del Consiglio – che il mio governo e io potremo contribuire in modo rispettoso e con umiltà a riconciliare maggiormente i cittadini e le istituzioni alla politica”, in modo da “prendere insieme, senza confusione di responsabilità, provvedimenti all’altezza della situazione difficile che il Paese attraversa”.
Quanto all’azione del Governo, poggerà su tre leve: ”Rigore, crescita ed equità”. La distribuzione dei “sacrifici sarà equa. E tanto maggiore sarà l’equità della loro distribuzione tanto più ampia sarà la maggioranza parlamentare che li potrà sostenere” ha sostenuto il premier aggiungendo che “nell’immediato dobbiamo dare piena attuazione alla manovra varata questa estate completandola con interventi in linea con la lettera Ue”In questo contesto il “riordino delle province” si può fare con “legge ordinaria”. Mentre con la “modifica costituzionale si potrà completare il processo fino alla completa eliminazione”. Sì inoltre all’introduzione in Costituzione della norma sul vincolo di bilancio, perché “può contribuire a mantenere nel tempo il pareggio di bilancio programmato nel 2013”.Monti ha quindi annunciato meno tasse sul lavoro e più su consumi e proprietà. “Coerentemente con il disegno della delega fiscale e della clausola di salvaguardia che la accompagna – ha detto – una riduzione del peso delle imposte e dei contributi che gravano sul lavoro e sull’attività produttiva finanziata da una crescita del prelievo sui consumi e sulla proprietà sosterrebbe la crescita senza incidere sul bilancio pubblico”. I nuovi contratti saranno poi resi più equi perché “nel mercato del lavoro alcuni sono fin troppo tutelati mentre altri sono privi di tutela. Ci dovrà essere un sistema più equo con riforme applicate solo ai nuovi rapporti di lavoro per facilitare la crescita della produttività”.”I giovani saranno la priorità di questo governo perché quello che restringe le opportunità per i giovani si traduce in minor crescita per il Paese. Elimineremo i vincoli che impediranno di esprimere potenzialità. Punteremo sui talenti” e a ”valorizzare il capitale umano” aumentando i livelli di istruzione.Interventi anche su pensioni e Ici. “L’esenzione dall’Ici delle abitazioni principali è una peculiarità se non un’anomalia del nostro ordinamento”, ha detto il presidente del Consiglio dopo aver affermato che sarà necessario “riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare”.Quanto alle pensioni, “il nostro sistema pensionistico rimane caratterizzato da ampie disparità di trattamento, tra fasce d’età e categorie, con alcune aree di ingiustificati privilegi”.