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Inquinamento atmosferico: al CNR di Bologna una supercentralina

Una supercentralina per migliorare la conoscenza degli inquinanti presenti in atmosfera e dei loro effetti sulla salute umana. E’ partita oggi presso l’area ricerca del CNR a Bologna l’attività di una delle cinque stazioni di m monitoraggio di ultima generazione realizzate da Regione Emilia-Romagna e Arpa, con la collaborazione del CNR, che da qui alla fine del 2015 dovranno fornire dati sul particolato fine e ultrafine (PM2,5, PM1 e PM 0,1), sul contributo delle diverse sorgenti di emissione (traffico veicolare, ma anche riscaldamento domestico, attività industriali, agricoltura), sui processi di trasformazione chimica e fisica che avvengono in atmosfera (il cosiddetto particolato secondario).

Il progetto “Supersito” punta in particolare a individuare le connessioni tra i diversi tipi ci particolato presenti in atmosfera e la salute umana, incrociando i dati ambientali con quelli sanitari ed epidemiologici.

“In questi dieci anni grazie agli accordi sulla qualità dell’aria e agli investimenti realizzati abbiamo avuto in Emilia-Romagna una riduzione del PM10 del 25%. Con questo progetto – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda – continuiamo su questa strada e diamo il via a un monitoraggio con caratteristiche innovative, che andrà a integrare l’attività già svolta dalla rete di centraline presenti sul territorio regionale”.

Oltre a quella bolognese, le stazioni del progetto Supersito sono quelle di San Pietro Capofiume (Molinella, Bologna), Parma (stazione di monitoraggio di Cittadella), Rimini (stazione di monitoraggio di Marecchia) e del Monte Cimone, nell’Appennino modenese.

“La Regione sostiene economicamente questo progetto, a dimostrazione del proprio impegno per l’ambiente e la salute – ha sottolineato l’assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti – Non ci limitiamo al rispetto dei parametri previsti per legge, ma vogliamo andare oltre con un progetto avanzato e ambizioso”.

Al progetto Supersito, collaborano anche l’Università di Bologna e di Ferrara, l’Università di Helsinki e della Finlandia Orientale.

















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