Un secolo di servizi pubblici, dalla nascita nel 1911 di Aem (aziende elettriche modenesi) all’arrivo di Hera spa nel 2005, sarà raccontato con parole, filmati e immagini storiche venerdì 21 ottobre alle 21 all’Auditorium Marco Biagi nell’incontro “Cento anni al servizio della città”. Era il 1911, infatti, quando Modena, per fornire elettricità e far funzionare i tram fu tra le prime città in Italia a costituire un’impresa municipalizzata che, con un capitale di 2 milioni 500 mila lire, rilevò la gestione privata e costruì una nuova centrale. La sede, inizialmente in piazza Libertà, l’attuale piazza Mazzini, venne trasferita l’anno dopo in via Carlo Sigonio, dove l’ “azienda”, come è sempre stata chiamata, è rimasta per ben 80 anni.
La serata, organizzata dal Comune di Modena in collaborazione con Hera spa, sarà introdotta dall’assessore all’Ambiente Simona Arletti e dal presidente del Comitato territorio Modena di Hera Vanni Bulgarelli. Interverranno il sindaco Giorgio Pighi, il vicepresidente di Hera Giorgio Razzoli, gli storici Andrea Giuntini e Giuliano Muzzioli, e il direttore di Sot Modena Hera Roberto Gasparetto. La serata sarà presenata da Ruggero Po, conduttore di “Radio anch’io” sulle frequenze di Rai Radiouno.
Nell’occasione, alcuni protagonisti della storia delle municipalizzate modenesi racconteranno le loro esperienze e sarà presentato il libro “Cento anni al servizio della città”, offerto in omaggio ai presenti assieme a una serie di cartoline sulla storia dei servizi municipalizzati.
“Per Modena la municipalizzazione dei servizi pubblici ha significato presidiare le politiche industriali delle proprie aziende, connettendole a quelle ambientali, sperimentando e anticipando strategie, progetti e iniziative in diversi momenti e in settori decisivi per lo sviluppo della città e il governo dell’ambiente urbano”, spiega Simona Arletti. “Come si racconta nel libro, la mancanza della rete fognaria e dell’acquedotto all’inizio del ‘900 erano tra le cause dell’alto tasso di mortalità infantile di cui Modena aveva il triste primato nazionale. Oggi abbiamo il primo posto nella classifica del ‘Sole 24 Ore’ per la depurazione delle acque tra le città di medie dimensioni”.
Se il 1911 segna l’inizio dell’avventura, il 1942 viene ricordato come l’anno di nascita dell’Amcm (Aziende municipalizzate del Comune di Modena), frutto dell’unificazione di Aem e Azienda comunale del gas. Nel 1963, per iniziativa del sindaco Rubes Triva, il metano fornito da Agip sostituisce il “gas di città” e, rilevando ancora una gestione privata, nasce l’Amnu (Azienda municipale nettezza urbana) per gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e – diventando nel 1970 Amiu (Azienda municipalizzata per l’igiene urbana) – la gestione delle acque reflue.
Sei anni dopo, al termine di un trentennio di gestione privata, l’acquedotto passa all’Amac (Azienda municipale acquedotti comunali), che entra in Amcm nel 1974; dal 1987 Amcm perde il trasporto pubblico, che passa progressivamente ad Atcm; nel 1997 Modena e altri Comuni della provincia danno vita a Meta, che riunisce Amcm e Amiu e si quota in borsa. È del 2005, infine, il passaggio da una dimensione provinciale a una regionale attraverso l’incorporazione di Meta spa in Hera spa. Capitolo finale di una storia lunga un secolo.