Martedì 18 ottobre alle 17.30, nella Sala dello Stabat Mater della biblioteca dell’Archiginnasio in Piazza Galvani 1, presentazione del volume di Fabio Vittorini Il sogno all’opera. Racconti onirici e testi melodrammatici (Palermo, Sellerio, 2010). Intervengono: Stefano Bolognini, Mario Lavagetto, Piero Mioli.
Il libro indaga le relazioni che legano il melodramma e il sogno. Come il sogno, il melodramma esteriorizza i conflitti della psiche, celando nell’azione scenica desideri elementari e tabù. È così possibile seguire un parallelismo tra il contenuto latente e il contenuto manifesto del sogno, da un lato, e, dall’altro, il significato celato (desideri e tabù) e il significato evidente (le relazioni tra i personaggi) del melodramma. Questa traccia teoretica permette di analizzare storicamente, nella seconda parte del saggio, il sogno nel melodramma lungo quattro secoli, da Monteverdi (1627) a Britten (1973), in tutte le forme in cui è stato ingiunto ai personaggi di sognare o di raccontare i propri sogni, costringendoli a esporsi nel momento della loro massima privacy.
Fabio Vittorini insegna Letterature comparate e Linguaggi musicali per i media audiovisivi nell’Università IULM di Milano. Collabora stabilmente con il quotidiano «Il Manifesto» e con le riviste di cinema «Duellanti» e «Nick». Le sue principali pubblicazioni sono: Fabula e intreccio (La Nuova Italia, 1998), Shakespeare e il melodramma romantico (La Nuova Italia, 2000), Italo Svevo: Guida alla Coscienza di Zeno (Carocci, 2003), La soglia dell’invisibile. Percorsi del Macbeth: Shakespeare, Verdi, Wells (Carocci, 2005), Il testo narrativo (Carocci, 2006). Ha inoltre curato l’edizione critica con apparato genetico e commento della Coscienza di Zeno e delle Continuazioni in Tutte le opere di Italo Svevo (Mondadori, I Meridiani, 2004).
Ingresso libero