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Il Concerto Ideale: la tradizione e il gusto italiano nella musica del ‘700 giovedì a Vignola

Il primo concerto della stagione a Vignola per Grandezze & Meraviglie in Rocca con ‘Il Concerto ideale all’italiana’ giovedì 20 ottobre alle ore 21. Sia l’ensemble che il concerto rispecchiano in pieno lo stile e la volontà progettuale del Festival. L’ensemble Il Concerto Ideale, infatti è stato creato dal Festival coinvolgendo due protagonisti della musica antica, Petr Zejfart, flautista e direttore e Michele Barchi, clavicembalista. Il nome si richiama al concetto di Città ideale del Rinascimento, dove tutto è all’interno di una misura umana, armoniosa ed equilibrata, e ai concerti si applica con una esecuzione congeniale alla musica eseguita. Il fine è di valorizzare il naturale linguaggio espressivo dando spazio al concetto di “affetto”, spesso sostituito dal più facile “effetto”, modernamente più diffuso ma che tradisce le intenzioni originarie. A partire dai due musicisti fondatori, l’ensemble Il Concerto Ideale si arricchisce e modifica nel tempo, coinvolgendo eccellenti promesse del concertismo, disponibili a un lavoro di approfondimento serio e appassionato.

La musica scelta per il programma del concerto, pur essendo anche di autori d’oltralpe, è caratterizzata da una qualità stilistica identificabile con un gusto molto diffuso all’epoca, quello italiano, imitato e invidiato in tutta Europa. Molti compositori, oltre a conoscere la musica italiana attraverso le edizioni o manoscritti dell’epoca, si erano spostati in Italia già nei secoli precedenti per meglio assorbire e vivere questo gusto tanto rinomato non solo in musica, ma anche in altre arti. Molta musica di Vivaldi, A. Scarlatti, Albinoni, Geminiani, era stata pubblicata all’estero dai maggiori editori dell’epoca, conquistando il favore di musicisti e pubblico. L’immediatezza, la spontaneità e naturalezza di composizioni sia vocali che strumentali anche complesse, era quanto di più pregevole la musica italiana di quell’epoca potesse offrire. La melodia , sempre fluente e discorsiva, usciva dalla penna del compositore non dando l’impressione di alcuna fatica. L’influenza del repertorio vocale sugli strumenti ne rafforza il valore espressivo anche in assenza di parole. La costruzione formale dei brani è chiara e con un’architettura essenziale a volte molto semplice. I brani proposti sono brillanti composizioni di Antonio Vivaldi, Alessandro Scarlatti, Georg Philipp Telemann, William Boyce, Jacques-Christophe Naudot.

Vivaldi, schietto e vivace nel suo incedere ritmico e melodico, semplificato nel contrappunto ma tanto efficace nell’espressione. Diverso, ma comunque riconoscibile in questa linea appare il concerto di A. Scarlatti, diviso in più movimenti molto contrastanti fra loro anche per l’uso a volte di un contrappunto “severo” ma sempre scorrevole ed espressivo. La sonata di Telemann, raffinata e quasi galante, fa tesoro di quella natura lirica ed espressiva caratteristica di molta musica vocale italiana, anche se nei tempi veloci il gusto ritmico si presenta quasi popolaresco, riconducendo a una sintesi personale di gusto vivaldiano. Con una simile eleganza ma forse, sotto alcuni aspetti, più semplificata, appare il concerto per flauto di Naudot, pervaso da una freschezza e cantabilità assimilabili a quelli di un’epoca più avanzata, mantiene però la struttura “alla Vivaldi” nella sua forma tripartita.

Di W. Boyce , compositore inglese del pieno settecento, la triosonata in Re maggiore rappresenta un esempio di evoluzione della sonata a tre di stampo corelliano; pubblicata nella seconda metà del ‘700 mantiene nella sua scrittura alcuni elementi comuni a molta musica di Corelli e Albinoni. Il gusto per il contrappunto è sempre presente, ma la vivacità ritmica dei temi nei tempi rapidi ne scioglie un poco il rigore ottenendo così una maggiore leggerezza che prelude al passaggio verso lo stile galante che in quell’epoca si stava diffondendo.

Biglietti da € 10/7/3 – biglietteria aperta dalle ore 20.30, informazioni www.grandezzemeraviglie.it / tel. 345 8450413

IL CONCERTO IDEALE

Fondato da Petr Zejfart e Michele Barchi, e da Grandezze & Meraviglie Festival di Musica Estense, l’Ensemble è guidato dalla ricerca delle sonorità e del gusto di fare musica antica facendo tesoro di tutto quanto è parte dell’espressione artistica. Sono questi gli obiettivi principali del progetto Il Concerto Ideale. La pratica esecutiva acquisita ormai da decenni grazie alla riscoperta e alla diffusione discografica e concertistica del repertorio barocco ha portato ultimamente a un’uniformità interpretativa che, a volte, tende a trascurare il naturale linguaggio espressivo della musica. Il concetto di “affetto” è spesso sostituito dal più facile “effetto” ottenibile con mezzi tecnici che poco lasciano alla naturalezza e semplicità nella musica. L’intento dell’ ensemble è quello di sviluppare una forma di approccio alla musica antica partendo dal concetto di semplicità del linguaggio musicale che già di per sé contiene tutti gli elementi necessari alla sua comprensione. Le partiture giunte fino a noi attraverso i secoli recano spesso pochissime indicazioni espressive in quanto all’ epoca il linguaggio musicale era stilisticamente già assimilato dal musicista. Nonostante questo, la trattatistica dal ‘500 al ‘700, sia vocale che strumentale, negli innumerevoli capitoli dedicati alla interpretazione suggerisce un certo tipo di approccio alla musica che, regolamentato da “avvertimenti”, conduce il musico verso la “giusta pratica”. L’armonia, l’intonazione, il gusto interpretativo creano così il terreno di base per poter costruire il lavoro che porta all’esecuzione del brano. Per questo è necessaria un’ applicazione assidua da parte del gruppo per ottenere una coerenza interpretativa che possa sviluppare appieno gli obiettivi.

PETR ZEJFART

Diplomatosi in flauto traverso moderno al Conservatorio e all’Accademia delle Belle Arti di Praga, ha tenuto concerti in Europa e in Asia come solista e come componente di vari gruppi da camera ed orchestre. Dopo il suo trasferimento in Italia collabora in importanti stagioni concertistiche europee con i più noti gruppi di musica antica, quali Il Giardino Armonico, Europa Galante, Accademia Bizantina, Epoca Barocca e La Venexiana. È uno dei fondatori dell’Orchestra POSTICUM Iuventutis Internationalis. Insegna musica d’insieme per strumenti a fiato al Conservatorio A. Boito di Parma. Si interessa della costruzione degli strumenti a tastiera. Nel 1999 ha realizzato in collaborazione con O. Lusetti e M. Barchi una copia dell’organo positivo di J.G. Naser (1734), custodito presso il Museo Nazionale degli strumenti musicali di Norimberga.

MICHELE BARCHI

Ha svolto gli studi musicali presso il conservatorio G. Verdi di Milano. Ha approfondito le proprie conoscenze organologiche sulla costruzione di strumenti a tastiera, costruendo copie di clavicembali, spinette, virginali e organi. Ha fatto parte per alcuni anni dell’ensemble Il Giardino Armonico suonando, come continuista e solista, nei più importanti festival di musica, rassegne e stagioni musicali, in Italia e all’estero. Ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per RAI, Radio France Classique, Radio Svizzera, West Deutsche Rundfunk, ORF Austria e per varie emittenti statunitensi. Come solista ha registrato per la casa discografica Teldec musica per clavicembalo di J. S. Bach nell’edizione integrale Bach 2000. Per la casa discografica Fugatto ha recentemente pubblicato un DVD dedicato alla musica per clavicembalo nel settecento veneziano, includendo anche autori bresciani inediti . Ha suonato come solista sotto la direzione di Claudio Abbado, e come maestro al cembalo con Riccardo Muti. Ha collaborato con Chiara Banchini, Gaetano Nasillo, Enrico Gatti, Monica Huggett.

Programma

ALESSANDRO SCARLATTI (1660-1725) Sonata IX in la minore per flauto,due violini e B.c.

Allegro, Largo, Fuga, Adagio, Allegro

GEORG PHILIPP TELEMANN (1681-1767) Triosonata V in la minore per flauto,violino e B.c.

Largo, Vivace, Affettuoso, Allegro

WILLIAM BOYCE (1711-1779) Triosonata IV in re maggiore per 2 violini e B.c.

Allegro, Largo, Allegro assai

JACQUES-CHRISTOPHE NAUDOT (1690-1762) Concerto in sol magg. op.XVII n° 5 per flauto, due violini e B.c.

Allegro, Adagio, Allegro

ANTONIO VIVALDI Concerto da camera in la min. RV 108 per flauto,due violini e B.c.

Allegro, Largo, Allegro

















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