Oltre 200 uccelli, sequestrati dal Corpo forestale dello Stato nell’ambito di una campagna antibracconaggio tuttora in corso nel bresciano, sono ospiti, da giovedì 6 ottobre, del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena. Si tratta del primo risultato di una operazione del Nucleo operativo antibracconaggio della Forestale, partita nei giorni scorsi, alla quale collaborano i volontari modenesi del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena.
Come accade ormai da diversi anni, i volontari partecipano alle operazioni di contrasto, in particolare nelle valli bresciane, della caccia abusiva alle migliaia di uccellini cince, regoli, pettirossi, fringuelli, peppole che in questo periodo attraversano le Alpi per svernare in Italia. Nell’attraversare le valli, purtroppo, nonostante siano dichiarati fauna protetta, spesso rimangono vittima dei bracconieri che utilizzano reti, trappole ad archetto e altri sistemi peraltro tutti vietati dalla legge.
A causa delle pessime condizioni in cui spesso vengono detenuti, dopo il sequestro gli uccelli trascorrono un periodo di cura e riabilitazione nella sede del Centro in via Nonantolana 1217, poi vengono liberati.
Il Centro opera sulla base di una convezione con la Provincia di Modena per il recupero e il salvataggio della fauna selvatica in difficoltà.
Per le segnalazioni e richieste di intervento sono attivi 24 ore su 24 alcuni numeri telefonici: 339 8183676-339 3535192 oppure è possibile chiamare anche il servizio 118.