Una grande Festa della narrazione si è conclusa domenica a Rovereto di Novi dove, nel Teatro Lux, è andato in scena il 44esimo evento della manifestazione che quest’anno ha raggiunto i 17mila spettatori, un picco di presenze mai toccato prima, e che la colloca definitivamente e senz’ombra di dubbio tra i grandi appuntamenti da non perdere. Grazie all’insostituibile e prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi che ha creduto in questo progetto fin dalla prima edizione, di CMB, Fondazione Casa del Volontariato, Fondazione Campori, LS Distribuzione Libraria e Libreria La Fenice, tutto esaurito per gli appuntamenti di giovedì a Soliera con Nando Dalla Chiesa e il coinvolgente Chinaski, così come per l’evento inaugurale di venerdì sera: il critico d’arte e noto volto televisivo Philippe Daverio, oltre a riempire il Teatro Comunale e l’auditorium Loria, ha lasciato la città e un pubblico entusiasta con la promessa di tornare a Carpi per realizzare una puntata di Emporio Daverio.
Bagno di folla anche per la scienziata Margherita Hack che ha incontrato le scuole nella mattinata di sabato e il pubblico nel pomeriggio, per gli scrittori Dacia Maraini, Elena Loewenthal, Sebastiano Vassalli, Gino e Michele e i narratori che partecipano all’edizione della nuova Smemoranda, ma anche per il designer Enzo Mari, Francesco Piccolo, Marcello Fois, Margherita Oggero e Vito.
Pranzi e giochi letterati a cura di Spazio Meme, laboratori per adulti e bambini, hanno coinvolto attivamente oltre 200 persone, mentre altrettante hanno raggiunto la bancarella dei libri usati della Biblioteca Loria e del Castello dei Ragazzi con un successo inatteso…. che verrà utilizzato per l’acquisto di nuovi volumi e aggiornamento del patrimonio
Aumentano anche gli incassi delle librerie La Fenice e Mondadori, facendo registrare un un incremento del 30%.
Teatro comunale gremito anche per lo spettacolo ITALIA?Titolo da definire, ideato da Corrado Nuccini, al quale hanno partecipato Mariposa, Paolo Benvegnù, Nada e, a sorpresa, con Le Luci Della Centrale Elettrica, Stefano Pilia (Massimo Volume) e Rodrigo D’Erasmo (Afterhours).
Il pubblico non ha seguito solo i grandi nomi della letteratura e dell’arte ma si è spostato per tutto il centro storico di Carpi per seguire autori meno conosciuti come Marco Bianchi, il giovanissimo oncologo che ha parlato della sua idea di alimentazione e dei cibi indispensabili per il nostro benessere, ma anche l’iracheno Younis Tawfik, il particolare reading tratto dal libro “interrogativo” di Padgett Powell con Francesca Magnani e Mattia Tarabini – in arte Padre Gutierrez – e, a Campogallino, il fumettista Giacomo Nanni.
«La festa del racconto si è contraddistinta per la capacità di organizzare grandi eventi di richiamo che hanno portato grande pubblico – afferma a questo proposito Davide Bregola direttore artistico della Festa del racconto – allo stesso tempo si presentava come una manifestazione ricca di eventi particolari che potevano rappresentare un’incognita dal punto di vista della partecipazione. Le persone si sono dimostrate curiose e hanno accettato tutte le nostre proposte con grande entusiasmo, segno che la Festa del racconto ha acquisito una sua identità forte, riconosciuta dal suo pubblico. È indicativo perché sembra che le persone abbiano capito lo spirito dell’intero progetto che vede nel programma un filo conduttore unico all’insegna della ricerca, della scoperta e degli autori molto amati da pubblico e lettori»
Narrare dunque, per raccontare l’arte, la letteratura, la scienza, il volontariato, le storie di grandi intellettuali ma anche gli stessi lettori carpigiani, protagonisti della mostra fotografica che ha riscosso un grande successo e il plauso del noto fotografo Mario Dondero, ospite della Festa.
«Alla presentazione con Daverio ho parlato delle mille sfaccettature che cerchiamo di dare al racconto citando Esercizi di stile di Quenau -continua Davide Bregola – la nostra intenzione è sempre quella di declinare il racconto in più modi possibili, creativi, sognanti, visionari, ma allo stesso tempo molto radicati nella realtà contemporanea. La festa del racconto 2011 è stata, e sarà sempre, una festa delle idee. Perché è soltanto cercando di diffonderle, come è stato fatto in questi quattro giorni, che le si più contribuire a proteggerle» .
Soddisfazione emerge anche dalle parole di Alessia Ferrari, Assessore alle Politiche Culturali del comune di Carpi che così ha commentato la quattro giorni: “Sono entusiasta per i risultati ottenuti dalla festa del racconto. Lo straordinario successo di pubblico attesta che stiamo percorrendo la strada giusta. Anche la scelta della distrettualizzazione si è rivelata vincente, in quanto ha contributo ad arricchire il programma ed a qualificare sempre più il nostro territorio come un unico distretto, anche dal punto di vista culturale. In questi giorni abbiamo ricevuto numerose attestazioni di stima ed apprezzamenti per la qualità delle proposte culturali, ma soprattutto per il clima e l’atmosfera che si è creata in città. Carpi si è infatti letteralmente trasformata in uno splendido “cantiere di cultura a cielo aperto”, lasciando positivamente stupiti ospiti e pubblico, accolti da una città piacevole e capace di proporre sempre nuove suggestioni. Questo grazie al contributo di tanti attori: musei e luoghi di arte aperti, degustazioni di prodotti tipici locali nel Cortile d’onore del Castello dei Pio (all’interno del programma di Tipici Dop), animazioni che hanno vivacizzato tutto il centro storico, bancarelle di libri e gadgets, e soprattutto tanti appuntamenti culturali.
La risposta così massiccia del pubblico è segno dei tempi e un indicatore importante da non trascurare : le persone hanno fame di cultura, perché la cultura rende più piacevole la vita, ci arricchisce intellettualmente e umanamente, facilita il dialogo, l’integrazione e la socializzazione”.